Vince il Porto sul Comune: i Canoni Vanno Ricalcolati
Indice
- Introduzione
- Il contesto della vicenda
- L’ordinanza del TAR Toscana
- Il canone demaniale e il Project Financing
- La sentenza della Corte Costituzionale
- Impatto sul settore nautico
- Conclusione
Introduzione
Il settore nautico aspettava da tempo un cambiamento significativo, e finalmente, è arrivato. Il TAR della Toscana ha emesso un’ordinanza che potrebbe cambiare le sorti di molti operatori portuali. Con l’ordinanza n° 1176/2017, pubblicata il 9 ottobre 2017, il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto le istanze di Marina Cala de’ Medici, aprendo la strada a una revisione dei canoni demaniali. Questa decisione rappresenta una vittoria importante per il settore e potrebbe rilanciare il mercato del diporto, offrendo finalmente un respiro di sollievo agli operatori che hanno subito pesanti aumenti ingiustificati.
Esaminiamo nel dettaglio il contesto della vicenda, l’importanza dell’ordinanza e le sue ripercussioni sul settore nautico.
Il contesto della vicenda
Per capire a fondo l’importanza dell’ordinanza del TAR Toscana, è necessario ripercorrere la storia che ha portato a questa sentenza. Negli anni ’90, lo Stato italiano avviò un programma di concessioni demaniali a lungo termine, nell’ambito del cosiddetto Project Financing. Attraverso queste concessioni, i privati potevano ottenere il diritto di sfruttare beni demaniali per periodi fino a 50 anni, in cambio di importanti investimenti infrastrutturali.
Il canone da pagare era proporzionato all’investimento effettuato: più alto l’investimento, più basso il canone. Questo equilibrio doveva favorire lo sviluppo delle infrastrutture portuali, creando un sistema vantaggioso sia per lo Stato che per gli imprenditori.
L’ordinanza del TAR Toscana
Con l’ordinanza n° 1176/2017, il TAR della Toscana ha obbligato il Comune di Rosignano Marittimo a ricalcolare i canoni demaniali che erano stati notevolmente aumentati in seguito a una legge del 2007. Questo aumento aveva creato notevoli difficoltà per molte strutture portuali, compresa Marina Cala de’ Medici, che ha subito un impatto economico rilevante.
Le implicazioni per Marina Cala de’ Medici
Marina Cala de’ Medici è stata tra le strutture più colpite dagli aumenti dei canoni, ma grazie a questa ordinanza vede finalmente un cambio di rotta favorevole. La decisione del TAR offre una base solida per riportare stabilità in un settore fortemente provato dagli squilibri degli ultimi anni. Questo passo rappresenta non solo una vittoria legale, ma anche un’opportunità per rilanciare il mercato del diporto locale, offrendo agli investitori la certezza di cui hanno bisogno per pianificare le loro attività.
Il canone demaniale e il Project Financing
Nel 2007, una nuova legge cambiò le regole del gioco. Il legislatore decise di ricalcolare i canoni demaniali non più in base all’investimento iniziale, ma sul valore delle strutture costruite. Questo cambiamento, applicato retroattivamente, ha generato un vero e proprio terremoto finanziario per molte aziende portuali, che si sono trovate a fronteggiare aumenti ingiustificati e difficili da sostenere.
L’aumento dei canoni e le conseguenze
L’adeguamento retroattivo dei canoni ha portato a una serie di contenziosi tra le autorità demaniali e i concessionari. Dal 2009 in poi, molti porti hanno avviato cause presso i TAR, ma i tribunali amministrativi si dichiaravano frequentemente non competenti a decidere sulla questione. Solo di recente, con la sentenza della Corte Costituzionale, si è riusciti a ottenere un’interpretazione chiara, che ha permesso al TAR Toscana di intervenire con l’ordinanza in esame.
La sentenza della Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale ha avuto un ruolo determinante nella vicenda, fornendo una lettura chiara e definitiva sul tema dei canoni demaniali. Questo ha permesso al TAR Toscana di pronunciarsi a favore dei concessionari, ristabilendo l’equilibrio tra gli investimenti effettuati dai privati e il valore delle concessioni demaniali.
La sentenza ha dato un forte segnale al settore, dimostrando che la certezza del diritto è essenziale per garantire la stabilità economica di chi opera in questo comparto strategico.
Impatto sul settore nautico
Il settore nautico ha attraversato un periodo di grande incertezza, aggravato da politiche fiscali poco favorevoli, come la tassa sullo stazionamento introdotta dal governo Monti. Inoltre, le continue verifiche della Guardia di Finanza e le segnalazioni all’Agenzia delle Entrate hanno creato un clima di diffidenza che ha allontanato molti investitori.
Certezza dei costi e rilancio del comparto
Con l’ordinanza del TAR Toscana, si apre finalmente una fase di stabilità. La certezza dei costi è fondamentale per attrarre nuovi investitori e per rilanciare un settore che ha bisogno di sicurezza e fiducia per tornare a crescere. Gli elevati standard di qualità che caratterizzano il settore nautico italiano, uniti alla competenza degli operatori, rappresentano la chiave per il rilancio del comparto.
Conclusione
In conclusione, l’ordinanza del TAR Toscana è una vittoria importante per il settore nautico, restituendo fiducia e stabilità a un comparto essenziale per l’economia delle nostre coste. Con questa decisione, si apre una nuova fase di opportunità, dove gli investitori potranno finalmente operare con la certezza di costi e condizioni chiare. Il rilancio del settore nautico passa anche attraverso il riconoscimento del diritto a canoni equi, e questa ordinanza rappresenta un primo passo significativo verso un futuro più stabile e prospero per l’intero comparto.
Vince il porto sul comune: i canoni vanno ricalcolati.
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