Versamenti; Tassa imbarcazioni

Tassa sulle Imbarcazioni da Diporto

Tanti cercano soluzioni di impiego per la loro imbarcazione, alternative al diporto canonico per finanziarsi e consentirsi l’unico vero svago, vivere il mare. Ricordiamo il Boat & Breakfast trattato in un precedente post.


Indice

  1. Introduzione
  2. Costi di Esercizio delle Imbarcazioni
  3. Imposte sulle Imbarcazioni
  4. Parametri di Calcolo e Modalità di Pagamento
  5. Esenzioni dalla Tassa
  6. Conclusione

Introduzione

L’argomento della nautica da diporto sta suscitando un crescente interesse tra gli utenti. Tuttavia, spesso sono i budget a disposizione a determinare la tipologia di imbarcazione da possedere. Di conseguenza, è fondamentale comprendere non solo i costi di acquisto, ma anche quelli di esercizio e manutenzione delle imbarcazioni.

Costi di Esercizio delle Imbarcazioni

Analizzando in modo più approfondito i costi di esercizio di un’imbarcazione, è evidente che non sono solo le dimensioni a stabilire i costi. Ad esempio, un’imbarcazione in vetroresina lunga 10 metri, dotata di due motori italiani a gasolio, avrà costi di esercizio e manutenzione significativamente minori rispetto a una barca di 7 metri con un solo motore non italiano. Pertanto, è essenziale considerare vari fattori prima di effettuare un acquisto.

Inoltre, molti proprietari cercano soluzioni alternative di utilizzo per la loro imbarcazione, al fine di finanziare le spese e consentire l’unico vero svago: vivere il mare. Una soluzione interessante è il Boat & Breakfast, che è stata trattata in un precedente post.

Imposte sulle Imbarcazioni

Tornando al tema centrale, le imposte gravano sulle imbarcazioni, come anche la manutenzione ordinaria. Tra le imposte indirette, è importante ricordare l’IVA e l’importanza della territorialità per l’esenzione, secondo la Circolare n. 43E del 29 Settembre 2011. Anche questo argomento è stato approfondito in un precedente post, limitandosi alle attività portuali.

È cruciale notare che la tassa sulle imbarcazioni (unità da diporto) è stata abolita dal comma 366, articolo 1 della legge n. 208/2015, limitatamente a quelle imbarcazioni non immatricolate e non iscritte al RINA. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate non ha ancora emanato una circolare specifica riguardo le modalità per evitare penalità o sanzioni, quindi è opportuno fare riferimento all’ultima circolare utile, precisamente la n. 16/E del 30 Maggio 2012.

Parametri di Calcolo e Modalità di Pagamento

Chi Deve Pagare

I possessori di unità da diporto con lunghezza superiore ai 14,01 metri, precedentemente fissata a 10 metri, sono tenuti a pagare una tassa annuale, come stabilito dall’Art. 23 DL 69/2013. Di seguito è presentata una tabella comparativa per determinare l’importo della tassa dovuta, come pagarla, la scadenza prevista e i moduli di pagamento. Si consiglia di seguire direttamente il sito dell’Agenzia delle Entrate per eventuali aggiornamenti.

Lunghezza Scafo (metri) Tassa Annuale (€)
da 14,01 a 17 870,00
da 17,01 a 20 1.300,00
da 20,01 a 24 4.400,00
da 24,01 a 34 7.800,00
da 34,01 a 44 12.500,00
da 44,01 a 54 16.000,00
da 54,01 a 64 21.500,00
superiore a 64 25.000,00

Riduzioni sulla Tassa

Diciamo subito che la tassa sulle imbarcazioni (unità da diporto) è stata abolita dal comma 366, articolo 1 della legge n. 208/2015, limitatamente a quelle imbarcazioni non immatricolate non iscritte al RINA.

L’Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto ad emanare una circolare specifica riguardo le modalità per non incorrere in penalità o sanzioni, pertanto bisogna fare riferimento all’ultima circolare utile precisamente la n° 16/E del 30 Maggio 2012. Sul sito istituzionale della stessa A. d E. sono stati semplicemente aggiornati i lineamenti fondamentali della tassa sulla imbarcazioni.

La tassa è soggetta a riduzioni:

  • Zero il primo anno di assoggettamento: la tassa è dovuta solo a partire dal secondo anno di immatricolazione/iscrizione.
  • 50% per le barche a vela con motore ausiliario, se il rapporto fra superficie velica e potenza del motore è uguale o maggiore a 0,5.
  • 15% dopo 5 anni dalla data di costruzione.
  • 30% dopo 10 anni.
  • 45% dopo 15 anni.

Scadenza e Modulistica

La tassa deve essere versata ogni anno, entro il 31 maggio. È consigliabile concentrare in questo periodo la scadenza della polizza di assicurazione RC obbligatoria sui motori. Il versamento della tassa sulle imbarcazioni da diporto si esegue compilando il modello F24, completo di tutti i dati richiesti e del codice tributo 3370.

In caso di errore, dopo aver versato una somma eccedente l’imposta dovuta, è possibile richiedere un rimborso. Tuttavia, la somma versata in eccesso non è compensabile con annualità successive. In caso di cambio imbarcazione nel corso dell’anno, la differenza di imposta dovuta per l’acquisto di un’imbarcazione più grande va versata al momento dell’iscrizione.

È importante ricordare che la tassa sulle imbarcazioni da diporto è dovuta per ciascuna imbarcazione. Pertanto, un armatore intestatario di più imbarcazioni sarà chiamato a pagare la tassa per ciascuna di esse.

La richiesta di rimborso deve essere inviata online, direttamente dal contribuente tramite Entratel o Fisconline, oppure tramite CAF, commercialisti e altri soggetti intermediari fiscali abilitati.

Esenzioni dalla Tassa

Ci sono alcuni casi in cui la tassa non è dovuta, tra cui:

  • Le unità obbligatorie di salvataggio utilizzate da enti e associazioni di volontariato per assistenza sanitaria e pronto soccorso.
  • Le unità di portatori di handicap che richiedono l’utilizzo delle unità stesse.
  • I battelli di servizio, purché riportino l’indicazione dell’unità da diporto che servono.
  • Le nuove unità da diporto con “targa prova” che sono ancora in magazzino o nel negozio del produttore/venditore.
  • Le unità in contratti di locazione finanziaria che si sono risolti per inadempienza dell’utilizzatore, a condizione che la morosità risulti da sentenza passata in giudicato.

Conclusione

In conclusione, la tassa sulle imbarcazioni da diporto rappresenta un elemento fondamentale da considerare per chi possiede un’imbarcazione. Conoscere le modalità di pagamento, le esenzioni e i parametri di calcolo è essenziale per evitare problematiche future. È sempre consigliabile tenersi aggiornati sulle normative vigenti e sui cambiamenti legislativi che possono influenzare il settore della nautica.


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