Pignoramento presso terzi; Cambia da giugno 2022Pignoramento presso terzi; Cambia da giugno 2022

Pignoramento presso terzi; Cambia da giugno 2022

Pignoramento presso terzi; Cambia da giugno 2022


Indice

    1. Introduzione al pignoramento presso terzi
    2. Le modifiche introdotte dal 22 giugno 2022
    3. Cosa deve fare l’avvocato dal 22 giugno 2022
    4. Il nuovo onere procedurale per il creditore
    5. Conclusione

    Introduzione al pignoramento presso terzi

    Il pignoramento presso terzi è uno degli strumenti principali per il recupero dei crediti, utilizzato quando un debitore non ha beni immediatamente aggredibili ma dispone di crediti nei confronti di terzi. Dal 22 giugno 2022, questa procedura ha subito un’importante modifica a seguito della riforma del processo civile, introdotta dalla Legge n. 206/2021. Questa riforma ha imposto nuovi oneri per il creditore, rendendo necessario un approfondimento su come gestire correttamente il pignoramento presso terzi.

    Le modifiche introdotte dal 22 giugno 2022

    A partire dal 22 giugno 2022, entra in vigore una nuova norma che modifica l’articolo 543 c.p.c., il quale regola il pignoramento presso terzi. La riforma, inclusa nella Legge n. 206/2021, introduce nuove responsabilità per il creditore, con lo scopo di rendere la procedura più trasparente e garantire la correttezza delle notifiche. Tuttavia, molti professionisti hanno sollevato critiche riguardo alla reale efficacia di questi cambiamenti.

    Cosa deve fare l’avvocato dal 22 giugno 2022

    A seguito della riforma, l’avvocato che intende avviare un pignoramento presso terzi deve rispettare un nuovo onere a pena d’inefficacia. Nello specifico, entro la data dell’udienza di comparizione indicata nell’atto di pignoramento, il creditore è tenuto a:

    1. Notificare al debitore e al terzo l’avviso di avvenuta iscrizione a ruolo, indicando il numero di ruolo della procedura.
    2. Depositare l’avviso notificato nel fascicolo dell’esecuzione.

    In caso di mancato rispetto di queste condizioni, il pignoramento sarà considerato inefficace, rendendo vano lo sforzo del creditore. È importante notare che se il pignoramento coinvolge più terzi, l’inefficacia si applica solo a coloro per i quali non è stata fatta la notifica o il deposito.

    Il nuovo onere procedurale per il creditore

    Con l’introduzione della riforma, molti professionisti del settore legale hanno espresso il loro disappunto. La nuova procedura viene percepita come un inutile aggravio burocratico, che va a complicare ulteriormente il lavoro del legale. Nonostante l’intento dichiarato della riforma fosse quello di semplificare e accelerare il processo civile, in realtà sembra aggiungere ulteriori ostacoli, penalizzando il creditore.

    In sostanza, se il creditore non rispetta questo nuovo obbligo di notifica e deposito, il pignoramento perde efficacia. Ciò significa che il creditore, nonostante sia già in possesso di un titolo esecutivo, deve affrontare ulteriori passaggi burocratici per proteggere i propri diritti.

    Conclusione

    La riforma del pignoramento presso terzi introduce un nuovo onere che, secondo molti, complica inutilmente la procedura. Dal 22 giugno 2022, infatti, il creditore dovrà adempiere a obblighi di notifica e deposito che, se non rispettati, renderanno inefficace il pignoramento. Questo cambiamento ha suscitato numerose critiche, in quanto sembra contraddire l’obiettivo dichiarato di semplificare il processo civile, finendo per appesantire ulteriormente la tutela dei crediti.

    In definitiva, è fondamentale che i legali si adeguino rapidamente a queste nuove disposizioni per evitare di compromettere l’efficacia del pignoramento presso terzi e garantire il successo del recupero dei crediti.


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