Iva Agevolata 4 e 10 autocertificazione per le ristrutturazioniIva Agevolata 4 e 10 autocertificazione per le ristrutturazioni

Iva Agevolata 4 e 10 autocertificazione per le ristrutturazioni

IVA Agevolata 4% e 10%: Autocertificazione per le Ristrutturazioni


Indice dei Contenuti

Che cos’è l’IVA agevolata per le ristrutturazioni?

Quando si affrontano lavori di ristrutturazione edilizia, è importante sapere che è possibile beneficiare di un’IVA agevolata al 4% o al 10%. Questo vantaggio è pensato per incentivare i lavori di manutenzione, restauro e riqualificazione degli immobili. Tuttavia, per ottenere questa agevolazione, è necessaria una autocertificazione, che attesti la tipologia di intervento.

Ma non è tutto. Se sei interessato a come risparmiare ulteriormente attraverso detrazioni fiscali, continua a leggere per scoprire quali spese puoi detrarre e a quali condizioni.

Le spese di ristrutturazione detraibili

Le spese di ristrutturazione edilizia possono essere detratte dal reddito al 50%, entro un limite di 96.000 euro per unità immobiliare. Questa detrazione è applicabile a diversi interventi, che spaziano dalla manutenzione ordinaria e straordinaria fino alla riqualificazione energetica e alla messa in sicurezza antisismica.

È bene precisare che, per beneficiare della detrazione IRPEF al 50%, è possibile utilizzare sia il modello 730 che il modello Unico (ex Modello Unico). Questo vale per tutte le spese sostenute per interventi di ristrutturazione fino al 31 dicembre 2018.

Tipi di interventi detraibili:

  • Manutenzione ordinaria e straordinaria
  • Lavori di riqualificazione energetica
  • Ricostruzione a seguito di eventi calamitosi
  • Lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche
  • Prevenzione del rischio sismico

Per un elenco dettagliato, ti invitiamo a consultare la guida ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.

Quali spese sono detraibili?

Le principali spese di ristrutturazione detraibili comprendono:

  1. Interventi di manutenzione straordinaria: rientrano in questa categoria lavori come il rifacimento degli impianti o il ripristino di strutture danneggiate.
  2. Interventi di restauro e risanamento conservativo: progettati per preservare l’integrità strutturale e architettonica dell’edificio.
  3. Lavori di ristrutturazione edilizia: come la costruzione o l’ampliamento di nuove strutture.

Per maggiori dettagli sui tipi di interventi coperti, visita la sezione specifica del sito dell’Agenzia delle Entrate.

A chi spetta la detrazione fiscale?

La detrazione spetta a una serie di soggetti, tra cui:

  • Proprietari e nudi proprietari dell’immobile
  • Affittuari e comodatari
  • Soci di cooperative
  • Imprenditori individuali, ma solo se l’immobile non è strumentale

Inoltre, possono beneficiare della detrazione anche i congiunti conviventi del proprietario, purché le spese siano intestate a loro. È interessante notare che l’agevolazione continua anche in caso di successione o cessazione del contratto di locazione, a condizione che l’inquilino abbia sostenuto le spese di ristrutturazione.

Ripartizione delle quote

La detrazione del 50% delle spese di ristrutturazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Ciò significa che se hai sostenuto una spesa di 120.000 euro, avrai diritto a una detrazione di 60.000 euro, ripartita in 10 anni, ossia 6.000 euro all’anno.

Se i lavori sono iniziati nel 2017, la prima quota sarà detraibile nella dichiarazione dei redditi del 2018. Attenzione: le detrazioni sono diverse per le spese sostenute prima del 2011, con regole particolari per i contribuenti sopra i 75 e gli 80 anni.

Detrazione spese per ristrutturazione

Oltre alle spese per i lavori, puoi detrarre anche altri oneri accessori, come:

  • Spese professionali per la progettazione e la sicurezza degli impianti
  • Compensi per perizie e sopralluoghi
  • Costi per le certificazioni energetiche (ad esempio l’APE)

Non sono detraibili, invece, le spese per i traslochi o per la custodia di beni durante i lavori.

Lavori edili agevolabili: elenco completo

Gli interventi per cui è possibile richiedere la detrazione fiscale sono moltissimi. Tra i principali:

  • Costruzione di nuovi servizi igienici
  • Modifica della destinazione d’uso di un edificio
  • Interventi di risparmio energetico, come l’installazione di nuove caldaie o impianti fotovoltaici

Se vuoi saperne di più, ti consigliamo di consultare il sito specializzato Edil Tecnico.

Manutenzione ordinaria e straordinaria

È fondamentale fare una distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria. La manutenzione ordinaria include interventi minori, come la riparazione di pavimenti o la tinteggiatura delle pareti. Tuttavia, la detrazione del 50% spetta solo se tali lavori sono effettuati nelle parti comuni di un edificio residenziale.

Manutenzione straordinaria

La manutenzione straordinaria, invece, comprende interventi più importanti, come la sostituzione degli infissi o la realizzazione di nuove scale e impianti. Questi lavori possono essere detraibili anche se eseguiti su una singola unità immobiliare.

Restauro e risanamento conservativo

Infine, rientrano nelle detrazioni anche i lavori di restauro e risanamento conservativo, che mirano a preservare il valore storico o artistico di un immobile. Esempi includono:

  • Ripristino di strutture architettoniche originarie
  • Adeguamento delle altezze dei solai
  • Apertura di nuove finestre per migliorare la ventilazione.

Fonti:


Contatti liberi:


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