Guerra Ucraina: oligarchi russi i primi dissociatiGuerra Ucraina: oligarchi russi i primi dissociati

Guerra Ucraina: oligarchi russi i primi dissociati

Guerra in Ucraina: Gli Oligarchi Russi si dissociano da Putin

Nella serata di lunedì 28 febbraio la Ue ha pubblicato una lista nera contenente i nomi degli uomini d’affari legati strettamente al presidente russo Vladimir Putin.


Indice

  1. Introduzione
  2. Gli Oligarchi Russi: Chi Sono?
  3. La Dissociazione degli Oligarchi Russi dalla Guerra in Ucraina
  4. I Principali Oligarchi Russi Coinvolti
  5. Le Conseguenze Economiche della Guerra
  6. Conclusione

Introduzione

La guerra in Ucraina ha sconvolto il mondo, e non solo a livello politico e umanitario, ma anche economico. Uno degli sviluppi più sorprendenti è stato il dissociarsi degli oligarchi russi dal presidente Vladimir Putin, segnando una frattura nel sistema di potere che ha dominato la Russia per decenni.

Gli Oligarchi Russi: Chi Sono?

Gli oligarchi russi sono un gruppo di uomini d’affari che hanno accumulato immense fortune durante le privatizzazioni delle ex aziende statali negli anni ’90. Settori come telecomunicazioni, petrolio, acciaio e materie prime hanno generato miliardari che, negli anni 2000, hanno iniziato a investire massicciamente in mercati occidentali, acquistando proprietà immobiliari di lusso e megayacht. Ad esempio, il “Nord”, il megayacht di 142 metri di Alexei Mordashov, un noto oligarca, ha recentemente fatto capolino nelle acque turchesi della Costa Smeralda .

La Dissociazione degli Oligarchi Russi dalla Guerra in Ucraina

Con l’inizio della guerra in Ucraina, qualcosa è cambiato. Alcuni degli oligarchi più vicini a Putin hanno iniziato a distanziarsi pubblicamente dalle sue azioni, esprimendo critiche e preoccupazioni. Questo è stato particolarmente evidente con le dichiarazioni di Mikhail Fridman e Oleg Deripaska, due delle figure più potenti e ricche della Russia.

I Principali Oligarchi Russi Coinvolti

Mikhail Fridman: Il Primo a Rompere il Silenzio

Mikhail Fridman, uno degli uomini più ricchi della Russia, con un patrimonio stimato di 15,5 miliardi di dollari , ha inviato una lettera al suo staff della sua società di private equity, LetterOne, in cui afferma chiaramente che la guerra non è la risposta. Pur non essendo un politico, Fridman ha sentito la responsabilità di esprimere la sua contrarietà al conflitto, soprattutto alla luce delle sanzioni economiche che hanno colpito gli oligarchi russi .

Oleg Deripaska: Un Grido Contro il “Capitalismo di Stato”

Oleg Deripaska, un altro importante oligarca russo e fondatore di Basic Element, ha dichiarato che è giunto il momento di porre fine al “capitalismo di stato” in Russia. Con un passato strettamente legato a Putin, Deripaska ha sorpreso molti con queste affermazioni, mostrando che anche tra i sostenitori più fedeli del Cremlino stanno emergendo fratture .

Roman Abramovich: Proprietario del Chelsea FC

Roman Abramovich, uno degli oligarchi più noti in Occidente grazie alla sua proprietà del Chelsea Football Club, ha visto il suo patrimonio ridursi drasticamente a causa delle sanzioni imposte contro gli oligarchi russi. Nonostante abbia affidato la gestione del club alla Chelsea Charitable Foundation, Abramovich rimane fortemente legato al Cremlino, cosa che ha sollevato ulteriori preoccupazioni tra i tifosi e gli investitori .

Le Conseguenze Economiche della Guerra

Le conseguenze economiche della guerra in Ucraina sono state devastanti per gli oligarchi russi. Secondo stime di Forbes, l’invasione ha causato perdite per un totale di 128 miliardi di dollari . I pacchetti di sanzioni occidentali mirano direttamente agli interessi economici di queste figure, colpendo duramente i loro patrimoni. La crisi ha messo in discussione la loro fedeltà al regime di Putin, alimentando dubbi sul futuro del loro potere economico e politico.

Conclusione

La guerra in Ucraina ha scosso profondamente l’élite russa, evidenziando incrinature nel sistema di potere costruito da Vladimir Putin e dai suoi alleati oligarchi. Con sanzioni sempre più dure, dissociazioni pubbliche e patrimoni in declino, il futuro di questi uomini d’affari è incerto. La guerra, oltre a essere una tragedia umanitaria, sta ridefinendo gli equilibri economici mondiali e la posizione degli oligarchi russi nel contesto globale.


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