Decreto Rilancio: il testo pubblicato in Gazzetta
La Manovra da 55 Miliardi per la Ripresa: Misure Chiave per la Ripartenza dell’Italia
Indice Interattivo
- Contributi a fondo perduto
- Canoni di locazione
- Medie imprese
- Grandi imprese
- Debiti della PA
- Enti locali
- Irap per imprese fino a 250 milioni
- Sport
- Strutture turistiche
- Sanificazione
- Bar e ristoranti
- Cassa integrazione
- Lavoratori autonomi
- Colf e badanti
- Stranieri e lavoro irregolare
La Manovra da 55 Miliardi: Un’Analisi Approfondita
Il Decreto Legge n. 34, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 maggio 2020, è una delle misure più significative adottate dal governo italiano per contrastare gli effetti economici della pandemia da COVID-19. Con uno stanziamento di 55 miliardi di euro, questa manovra mira a fornire sostegno finanziario in vari settori cruciali, come salute, lavoro, economia, e politiche sociali. Ecco un’analisi dettagliata delle principali misure introdotte.
Contributi a Fondo Perduto
Uno dei pilastri della manovra è il sostegno diretto alle piccole imprese. Sono stati stanziati 10 miliardi di euro per le imprese con un fatturato annuo inferiore ai 5 milioni di euro, che hanno subito un calo di almeno il 33% del fatturato ad aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. L’indennizzo previsto è del:
- 20% per fatturati fino a 400.000 euro,
- 15% per fatturati tra 400.000 e 1 milione di euro,
- 10% per fatturati fino a 5 milioni di euro.
Per ottenere questo contributo, le aziende devono autocertificare la regolarità antimafia e presentare l’istanza all’Agenzia delle Entrate.
Canoni di Locazione
La manovra include anche un credito d’imposta del 60% per tre mensilità sui canoni di locazione, a patto che le imprese abbiano registrato una riduzione del fatturato di almeno il 50% rispetto al mese di riferimento dell’anno precedente. Questa misura è particolarmente vantaggiosa per le piccole e medie imprese, consentendo di ridurre i costi fissi in un periodo di forte contrazione economica.
Medie Imprese
Per le imprese con un fatturato tra 5 e 50 milioni di euro, è previsto un sostegno alla ricapitalizzazione. Le aziende che hanno registrato un calo dei ricavi di almeno il 33% possono beneficiare di agevolazioni fiscali sugli aumenti di capitale, con uno sconto fino a 2 milioni di euro su IRES o IRPEF, distribuibile in tre anni. Questo incentivo è progettato per stimolare gli investimenti privati e rafforzare la solidità finanziaria delle imprese italiane.
Grandi Imprese
Le grandi imprese, in particolare le S.p.A. quotate, possono accedere ai prestiti obbligazionari convertibili e altre forme di sostegno attraverso il Patrimonio Rilancio, gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti. Questo fondo è sostenuto dall’emissione di titoli di Stato, che garantiscono una solida base per interventi strategici nel capitale delle aziende italiane.
Debiti della Pubblica Amministrazione
Una delle misure più importanti riguarda il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione. Sono stati anticipati 12 miliardi di euro, da rimborsare in 30 anni, per saldare i debiti contratti con fornitori e prestatori di servizi. La distribuzione di questi fondi prevede:
- 6,5 miliardi per Comuni, Province e Città metropolitane,
- 1,5 miliardi per le Regioni,
- 4 miliardi per le ASL.
Enti Locali
Gli enti locali riceveranno 3,5 miliardi di euro per far fronte ai mancati introiti derivanti dalla pandemia. Il 30% di questo fondo verrà distribuito come acconto basato sulle entrate del 2019. Inoltre, sono stati stanziati 100 milioni di euro per compensare i Comuni per le perdite legate alla tassa di soggiorno, cruciale per molte città turistiche.
Irap per Imprese Fino a 250 Milioni
Per le imprese con un fatturato fino a 250 milioni di euro, il governo ha deciso di sospendere il pagamento del saldo e dell’acconto IRAP previsto per giugno 2020. Sono escluse da questa misura le banche, gli enti finanziari, le assicurazioni e le pubbliche amministrazioni.
Sport
Il settore sportivo, sia professionistico che dilettantistico, ha ricevuto un importante sostegno. Le società sportive sono esentate dal pagamento dei canoni di locazione fino al 30 giugno 2020. Inoltre, i lavoratori sportivi impiegati con contratti di collaborazione riceveranno un’indennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio.
Strutture Turistiche
La manovra prevede la soppressione della prima rata IMU per alberghi, agriturismi, villaggi turistici e altre strutture similari. Questa misura, insieme ad altri incentivi per il settore turistico, mira a rilanciare uno dei settori più colpiti dalla crisi.
Sanificazione
Per le imprese e gli enti che affrontano spese di sanificazione, è previsto un credito d’imposta del 60%. Questa misura si estende anche alle organizzazioni del terzo settore, garantendo un sostegno ampio e inclusivo.
Bar e Ristoranti
I bar e ristoranti beneficeranno di un’esenzione dalla tassa di occupazione del suolo pubblico fino ad ottobre 2020. Inoltre, avranno diritto a un credito d’imposta pari al 60% delle spese per gli interventi necessari a riaprire in sicurezza le proprie attività.
Cassa Integrazione
La manovra prevede ulteriori 9 settimane di cassa integrazione, che si aggiungono alle 9 settimane del decreto Cura Italia. Di queste:
- 5 settimane saranno utilizzabili entro la fine di agosto,
- 4 settimane saranno disponibili tra settembre e ottobre.
Lavoratori Autonomi
I lavoratori autonomi e i liberi professionisti riceveranno un’indennità di 600 euro per aprile 2020. Per maggio, l’importo sale a 1.000 euro per coloro che hanno subito una riduzione del 33% del reddito rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Colf e Badanti
Ai lavoratori domestici che hanno contratti di lavoro di almeno 10 ore settimanali, verrà corrisposto un indennizzo mensile di 500 euro per i mesi di aprile e maggio, che sale a 600 euro per i contratti superiori a 20 ore settimanali.
Stranieri e Lavoro Irregolare
La manovra introduce la possibilità di regolarizzare i lavoratori stranieri e i rapporti di lavoro irregolari nel settore agricolo e domestico. I cittadini stranieri con permessi di soggiorno scaduti tra ottobre 2019 e gennaio 2020 possono richiedere la loro regolarizzazione.
Decreto Rilancio: il testo pubblicato in Gazzetta
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