D.A.Spo. ai “corrotti”
D.A.Spo. ai “corrotti”
Indice
- Introduzione al D.A.Spo. ai “corrotti”
- Modifiche normative principali
- Pene accessorie e alternative
- Cause di non punibilità
- Sospensione della prescrizione
- Agente sotto copertura
- Trasparenza nelle donazioni ai partiti
1. Introduzione al D.A.Spo. ai “corrotti”
Il D.A.Spo. (Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive) è una misura che molti conoscono in ambito sportivo, ma adesso assume un nuovo significato. Con la nuova normativa anticorruzione, infatti, viene estesa ai “corrotti”. In particolare, il D.A.Spo. in questo contesto si riferisce all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per chiunque venga condannato per corruzione. Questa misura è estremamente rigida, e già si discutono i profili costituzionali legati alla sua applicazione, in quanto non prevede alcuna possibilità di riabilitazione.
La legge anticorruzione, promossa principalmente dal Movimento 5 Stelle, è parte del loro impegno per una maggiore trasparenza e legalità nel settore pubblico. Nonostante le diverse opinioni politiche, è chiaro che questa legge rappresenta un cambio di passo significativo nel panorama giuridico italiano.
2. Modifiche normative principali
2.1 Interdizione perpetua dai pubblici uffici
Una delle principali modifiche introdotte dalla legge è l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per chi viene condannato per determinati reati di corruzione. Questo significa che una persona riconosciuta colpevole non potrà mai più ricoprire ruoli pubblici, senza possibilità di appello o riabilitazione. Questo tipo di interdizione si allinea al concetto di D.A.Spo., che limita l’accesso a chi si macchia di crimini gravi contro l’integrità pubblica.
2.2 Nuove tipologie di reati
La legge anticorruzione amplia l’elenco dei reati collegati alla corruzione, includendo nuove fattispecie. Tra queste troviamo:
- Peculato
- Concussione
- Corruzione propria
- Corruzione impropria
- Corruzione in atti giudiziari
- Traffico di influenze illecite
Ogni reato comporta pene severe, con l’aggravante della incapacità di contrattare con la Pubblica Amministrazione per 12 anni, rendendo impossibile per l’impresa coinvolta operare con enti pubblici per un lungo periodo.
3. Pene accessorie e alternative
3.1 Nessuna alternativa alla detenzione
Per chi viene condannato per reati di corruzione, non ci sono alternative alla detenzione. Ciò significa che non sarà possibile richiedere permessi premio, né sarà possibile scontare parte della pena in regimi meno restrittivi come il lavoro all’esterno. Questa misura è stata introdotta per garantire che chi si macchia di tali reati non possa beneficiare di scappatoie legali che permetterebbero di ridurre la pena.
4. Cause di non punibilità
Un aspetto interessante della nuova legge è l’introduzione dell’articolo 323-ter del Codice Penale, che prevede cause di non punibilità per chi denuncia volontariamente il reato di corruzione, prima di essere iscritto nel registro degli indagati. Questo articolo incentiva chi ha partecipato alla corruzione a collaborare con le autorità, fornendo prove concrete che possono aiutare nell’individuazione di altri responsabili. È un’opportunità importante, ma con tempi stretti: la denuncia deve avvenire entro quattro mesi dall’evento.
5. Sospensione della prescrizione
Un’altra novità rilevante riguarda la sospensione della prescrizione. A partire dal primo gennaio 2020, la prescrizione sarà sospesa dalla data della sentenza di primo grado, indipendentemente dal fatto che sia una sentenza di condanna o assoluzione. Questo punto ha sollevato molte discussioni, in quanto prolunga i tempi della giustizia e impedisce che un reato cada in prescrizione prima che la giustizia faccia il suo corso completo.
6. Agente sotto copertura
La legge introduce anche nuove norme riguardanti l’agente sotto copertura, in particolare nelle indagini sui reati di corruzione. Gli ufficiali di polizia giudiziaria che operano sotto copertura per acquisire prove contro la corruzione sono protetti dalla possibilità che i loro atti, seppur tecnicamente illeciti, siano perseguiti. Questo tipo di operazione è fondamentale per combattere la corruzione dall’interno.
7. Trasparenza nelle donazioni ai partiti
7.1 Obblighi per partiti e movimenti
La trasparenza è un elemento cruciale nella nuova normativa. Tutte le donazioni superiori a 500 euro effettuate a partiti politici o movimenti devono essere pubblicate online sui rispettivi siti web. Questo obbligo si estende anche ai candidati sindaci in comuni con più di 15mila abitanti. Si tratta di una misura per evitare donazioni nascoste e garantire che i cittadini possano sapere chi finanzia i loro rappresentanti politici.
7.2 Obblighi per fondazioni e associazioni
Infine, gli obblighi di trasparenza non si limitano ai partiti politici, ma si estendono anche a fondazioni, associazioni e comitati collegati ai partiti. Anche queste entità devono rendere pubbliche le donazioni ricevute, garantendo una maggiore trasparenza finanziaria in tutto il panorama politico.
Questa legge rappresenta un passo importante nella lotta alla corruzione e si inserisce in un quadro normativo sempre più rigido volto a tutelare la legalità e la trasparenza nel settore pubblico.
D.A.Spo. ai “corrotti”
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