Crisi d’impresa e finanza comportamentaleCrisi d’impresa e finanza comportamentale

Crisi d’impresa e finanza comportamentale

Crisi d’Impresa e Finanza Comportamentale


Indice

  1. Introduzione alla Crisi d’Impresa
  2. Il Ruolo dell’Imprenditore
  3. L’importanza di una Gestione Adeguata
  4. Preparazione del Piano di Ristrutturazione Aziendale
  5. Scelta del Professionista Giusto
  6. ABC del Piano di Ristrutturazione Aziendale
  7. Finanza Comportamentale e Piano di Ristrutturazione
  8. Conclusioni e Richiesta di Valutazione

Introduzione alla Crisi d’Impresa

Quando si parla di crisi aziendale, non pochi imprenditori sono convinti di essere in grado di gestire i problemi finanziari della loro attività in modo più efficace di chiunque altro. Questo li porta a resistere fino all’ultimo, finché la situazione non diventa disperata. A quel punto, spesso scompaiono dalla vista, ma non dall’orecchio, poiché il loro nome circola tra studi legali e tribunali. Qui, si fa riferimento al professionista o al direttore della banca che ha assistito l’imprenditore fino al punto critico.

La Verità sul Ruolo dell’Imprenditore

È indiscutibile che l’imprenditore, anche se ha gestito l’impresa fino alla crisi, rimane un riferimento essenziale per le attività correttive che seguono. Infatti, nessuno conosce meglio le cause della crisi e le modalità per applicare i correttivi necessari. Tuttavia, è comune trovare analisti o consulenti che, invece di affrontare i problemi, si limitano a “concedere” al debitore le sue scelte, senza considerare le conseguenze delle sue azioni. È fondamentale comprendere che la gestione della crisi e la sua soluzione non possono prescindere dal coinvolgimento attivo dell’imprenditore. La consulenza deve essere collaborativa, non un’azione unilaterale.

Il Ruolo dell’Imprenditore

Il lavoro professionale per risolvere una crisi aziendale si svolge insieme all’imprenditore, non per lui. Solo l’impresa nel suo complesso può trarre vantaggio dalla stesura di un piano di ristrutturazione o rilancio. Inoltre, la confidenzialità è cruciale: è essenziale garantire che l’imprenditore abbia accesso a tutti i documenti aziendali e alle informazioni necessarie per preparare una strategia di risanamento efficace.

L’importanza di una Gestione Adeguata

La preparazione di un piano di ristrutturazione aziendale non può prescindere dalla realtà dell’imprenditore. Anche se i dati finanziari sono ben analizzati e le strategie sono suggerite, senza l’impegno attivo dell’imprenditore, i risultati non saranno soddisfacenti. È l’imprenditore a dover firmare gli accordi e a decidere i pagamenti da effettuare ai creditori. Pertanto, il nostro obiettivo principale è semplificare la ricerca delle soluzioni alla crisi.

Preparazione del Piano di Ristrutturazione Aziendale

Il contributo dell’imprenditore è fondamentale nella riorganizzazione o nel rilancio dell’azienda. Tuttavia, è fondamentale riconoscere che, sebbene la passione per il lavoro sia un valore aggiunto, può anche costituire un ostacolo se non viene gestita in modo razionale. Ad esempio, un creditore esperto può esercitare pressioni sull’imprenditore, distogliendo l’attenzione dagli accordi presi con altri creditori e causando danni significativi al piano di ristrutturazione. Pertanto, è fondamentale modificare la finanza comportamentale dell’intera azienda.

Scelta del Professionista Giusto

La scelta del professionista per la gestione della crisi è cruciale. Molti imprenditori si trovano a dover affrontare situazioni di crisi perché si sono affidati a consulenti inadeguati. È importante scegliere un commercialista esperto, idealmente con una solida formazione in amministrazione aziendale e una comprensione approfondita del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, introdotto dal Decreto legislativo del 12 gennaio 2019 n. 14. La formazione del commercialista è essenziale per la diagnosi precoce delle difficoltà aziendali e per salvaguardare l’imprenditorialità in situazioni critiche.

ABC del Piano di Ristrutturazione Aziendale

La consapevolezza dell’imprenditore è la base fondamentale per costruire un piano di ristrutturazione efficace. Se l’imprenditore non riconosce la gravità della sua situazione, sarà impossibile avviare un percorso di riorganizzazione. Solo una volta che l’imprenditore è consapevole della necessità di cambiamento e supportato da professionisti competenti, sarà in grado di attuare un piano di ristrutturazione che guidi le azioni future, definendo un budget e le fonti di finanziamento necessarie.

Finanza Comportamentale e Piano di Ristrutturazione

La finanza comportamentale gioca un ruolo cruciale nel risanamento di un’azienda in crisi. Diverse strategie devono essere implementate, tra cui:

  1. Concentrazione delle risorse sulla produzione.
  2. Revisione dei rami d’azienda in perdita e liquidazione dei beni non più funzionali.
  3. Ristrutturazione delle linee di credito e delle modalità di finanziamento.
  4. Negoziazione di nuovi accordi con banche e fornitori.

Queste azioni consentono di riequilibrare la struttura finanziaria dell’azienda, mirando a neutralizzare i rischi patrimoniali.

Conclusioni e Richiesta di Valutazione

In conclusione, è possibile affrontare con successo la crisi aziendale se l’imprenditore è disposto a riconoscere le problematiche e a lavorare attivamente verso le soluzioni. È fondamentale seguire passo dopo passo le indicazioni del professionista scelto e mantenere un contatto costante.

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