Compro un motoscafo; Rischio l’accertamento fiscale?
Compro un motoscafo; rischio l’accertamento fiscale?
Il possesso di una barca non fa scattare il redditometro: purché inferiore a 10 metri. L’Agenzia delle Entrate non può basare un accertamento fiscale con Redditometro se esso si basa solo sul possesso di una barchetta di ridotte dimensioni fino a 10 metri “un natante”.
Indice
- Cosa significa piccolo natante?
- Differenza tra natante e imbarcazione
- Quanto incide una barca sul redditometro?
- Sentenza della Cassazione sul possesso di un natante
Cosa significa piccolo natante?
Il termine «natante» è stato correttamente considerato alla stregua dell’art. 3 lett. d) del d.lgs. 171/2005, che definisce le unità da diporto come «scafi di lunghezza compresa fra 2,5 e 24 metri, distinte in natanti se inferiori a mt. 10; imbarcazioni se superiori a mt. 10».
Il natante da diporto si riferisce a ogni unità a remi o con qualsiasi propulsore, con scafo di lunghezza pari o inferiore a dieci metri. Invece, per le imbarcazioni superiori a 10 metri, è prevista una tassa annuale.
Differenza tra natante e imbarcazione
Le differenze principali tra natanti e imbarcazioni risiedono nella lunghezza e nell’imposizione fiscale. I natanti, inferiori a 10 metri, non sono soggetti a imposte annuali come invece accade per le imbarcazioni superiori a tale misura. In questo contesto, il natante è considerato come una semplice unità da diporto, destinata a un uso privato e non lussuoso.
Per il natante da diporto, il Codice della Navigazione specifica che non è necessario registrare l’unità presso il Pubblico Registro Nautico. Questo lo distingue ulteriormente dalle imbarcazioni che, al contrario, necessitano di una registrazione ufficiale.
Quanto incide una barca sul redditometro e sull’accertamento del reddito?
Il redditometro è uno strumento che serve per riassumere la capacità di spesa del contribuente e confrontarla con il reddito dichiarato. Se la capacità di spesa dichiarata appare più bassa di oltre il 20% rispetto a quella effettiva, il contribuente potrebbe essere soggetto a un accertamento fiscale.
Di norma, nel redditometro rientrano acquisti di beni di lusso, come automobili di alta gamma, ville, appartamenti costosi, terreni e imbarcazioni. Tuttavia, un natante inferiore ai 10 metri non può essere considerato come indicatore di lusso o indice di capacità contributiva rilevante.
Nel caso in cui un contribuente venga convocato per chiarimenti a causa di un possesso di beni, come una piccola barca, esso può giustificare la spesa senza temere un accertamento automatico, purché il valore del natante sia coerente con il suo reddito.
La sentenza della Cassazione sul possesso di un natante
Nel 2016, la Corte di Cassazione con la sentenza n. 23794/16 del 23 novembre ha chiarito che il possesso di un natante di piccole dimensioni non può essere automaticamente considerato come un segno di maggiore capacità contributiva. La Corte ha escluso in modo convincente l’efficacia probatoria di tali beni quando si tratta di accertamenti fiscali basati sul redditometro.
La sentenza stabilisce che il possesso di una barca inferiore a 10 metri non costituisce un indice di maggiore capacità contributiva. Pertanto, non è sufficiente per giustificare un accertamento fiscale basato solo su tale possesso.
La Cassazione ha annullato l’accertamento fiscale nei confronti di un contribuente che aveva acquistato un natante inferiore a 10 metri, confermando così l’importanza di distinguere tra beni di lusso e beni di uso comune nel contesto di accertamenti fiscali.
In conclusione, il possesso di un natante inferiore a 10 metri non comporta automaticamente un accertamento fiscale tramite redditometro. È importante, però, tenere conto delle spese accessorie, come manutenzione, tasse e assicurazione, che potrebbero contribuire a un’indagine fiscale in caso di discrepanze con il reddito dichiarato.
Compro un motoscafo; Rischio l’accertamento fiscale?
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