hashtag #ItalExit

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Tra non molto si torna alle urne, i partiti cominciano a lanciare i propri programmi purtroppo cominciando dalle deficienze degli altri.

Ciò ovviamente gioca a svantaggio di chi propone questo tipo di politica, diciamo obsoleto.

Nessuno vuole più studiare quello che succede, di cosa ha veramente bisogno l’Italia. Perchè l’europa ci ha tolto ogni stimolo. Ma se a qualcuno andasse di soffermarsi su una buona lettura consiglio un tradizionale libro di storia. Prima che le politiche anti nazionaliste in atto lo facciano scomparire.

Storia. vol. 3. Capitolo 24 dal titolo L’Unione Europea; Dal 1900 a oggi. Di Andrea Giardina, Giovanni Sabbatucci, Vittorio Vidotto.

Ebbene dalla trasparente lettura si capisce che l’unione europea ha avuto i suoi alti e bassi tra l’unione dell’economia e l’unione della sovranità transnazionale.

Ormai tutti gli stati, costretti a subire le discriminazioni imposte dalle regole europee, sempre distanti dalle singole realtà che pretendono di regolamentare.

Draghi! il quale in luogo di provvedere ad indebitare. L’Italia senza curarsi su che fine facessero i soldi europei ad interesse salatissimo in termini economici ed in termini di riforme.

Come il peggiore degli investitori.

Ancora nel 2015. Ci dimostrava come la politica europeista finalizzata al potere. Era capace di distogliere l’attenzione, nell’articolo pubblicato al tempo dal Sole 24 Ore, risponde sulle previsione dei trattati in maniera più che forviante. Sicuramente mendace a mente della recente #Brexit. Eppure quindi dal trattato di maastricht c’è la CLAUSOLA DI RECESS. Infatti l’articolo 50 del trattato sull’Unione europea prevede un meccanismo di recesso volontario e unilaterale di un paese dall’Unione europea (UE).

Nel 2017 stretto tra più morse. È costretto a rivedere la sua improbabile e menzognera posizione per accettare possibile l’uscita di un stato da parte della UE. Ma il monito per l’Italia è quello di un enorme esborso di danaro. Ebbene anche questa scemenza è stata sconfessata. Infatti i soldi per interessi passivi che siamo costretti a pagare all’europa. Ed i costi in termini di recessione che siamo costretti a pagare. Oltre ai costi in termini di qualità di vita che siamo costretti a pagare. Sorpassano di gran lunga qualsiasi somma eventualmente fossimo costretti a pagare. Una volta usciti dalla UE per come si dimostra contro l’Italia e gli Italiani.

Eppure il periodo di due anni per contrattare l’uscita, sembra soccorrere a qualsiasi evenienza. Per favorire il rilascio di nazione che comunque sono restie all’integrazione in questa europa frutto della fusione dei paesi dell’est post comunisti.

Infatti  importanti componenti della commissione ammettono che alcuni regimi nazionali come anche in Italia. Non è consentito una naturale adesione all’europa scevra da distinzioni e ripensamenti interni al paese.

Questa tornata elettorale è possibile che vedrà tra i vincitori chi. In luogo di decantare le deficienze dei colleghi politici. Esponga un programma di rilancio economico e che prima proponga la democratica consultazione referendaria invocata da più parti d’Italia #italexit.

Se proprio non si vuol provvedere in parlamento e sappiamo tutti bene il perché.

Il flop dei Grillini. L’ostruzionismi al primo partner di governo e la rocambolesca alleanza successiva, rendono bene l’idea su chi e come votare non votare alla prossima tornata elettorale.

Infine rinnovo l’invito a qualsiasi Economista Italiano e non. Il quale con calma tramite la form che segue mi possa spiegare cosa costa all’Italia l’Uscita da questa Unione Europea.

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Tolleranza zero: sembrano indigenti ma evadono il fisco.

Tolleranza zero: sembrano indigenti ma evadono il fisco.

Tolleranza zero: sembrano indigenti ma evadono il fisco.Perché molti lavoratori dipendenti omettono di pagare le tasse ?

Semplicemente perchè spesso conviene a tutti non documentare il rapporto di lavoro in presenza di una collaborazione soprattutto se familiare.

Senza che stiamo zitti e facciamo finta di non sapere, saremo chiamati noi a coprire, le somme non raccolte dallo Stato per la copertura della spesa pubblica. Se non proprio coinvolti con l’evasore una volta scoperto il rapporto dagli organi ispettivi.

Il concetto civile è specificamente previsto con il seguente tenore:

Tutti sono tenuti a concorrere alla spesa pubblica in ragione della loro capacità contributiva”, così l’articolo 53 della nostra bella Costituzione che semplifica ed attribuisce ai produttori di reddito la capacità di contribuire alla spesa pubblica per finanziare la democrazia e la civiltà.

In termini pratici, tutti sono tenuti a pagare le tasse se producono quantomeno un reddito.

Chiaramente uno stato civile come il nostro ha previsto un’area di non tassazione per non vessare i lavoratori se non proprio indigenti,  chi guadagna una somma annuale nell’ambito della no tax area la quale  identifica un reddito imponibile che non è soggetto al pagamento di imposte e tasse; entro la soglia di povertà quindi, La no tax area è stata introdotta dalla Legge n. 289 del 2002 e più in particolare dall’articolo 2 con la finalità è quella di tutelare il primo scaglione di reddito Irpef ossia al di sotto della soglia di sussistenza l’argomento interessa anche molti proprietari di immobili che per colpa di consulenti poco attenti. Pagano e zitt! possiamo approfondire singoli casi se richiesto per fornire chiarimenti come di consueto in risposta alle domande via form di contatto.

Tornando all’obbligo di contribuire che si assolve con la presentazione della dichiarazione dei redditi, oltre che un concetto è un adempimento imposto dalla legge.

Nessuno può essere escluso da questo obbligo, nemmeno i lavoratori di settori particolarmente sfuggenti, uno in particolare in continua crescita e sempre più importante dal punto di vista di impiego sociale, il lavoro d’ausilio domestico.

Badiamo bene ! Stiamo coprendo una infinità o un esercito di evasori fiscali.

Badanti, colf, giardinieri, cuochi, babysitter e dog sitter, e così via se il loro business vale più di 8.000 euro all’anno sono obbligati a presentare anche loro la denuncia dei redditi alla stregua di tutti gli altri lavoratori.

Sono sempre di più i risultati di servizio della Guardia di Finanza; Da operazioni a campione i nominativi che ha scoperto evidenziano casi critici, con lavoratori che hanno “dimenticato” di dichiarare i propri redditi.

Una dimenticanza che si protrae da anni, assumendo i contorni della serialità. Senza contare come e quanto si allarga, proprio perché, coperta con convenienza da chi o meglio la famiglia che ne usufruisce.

Evasione totale

Non si tratta di casi isolati o riconducibili ad una determinata zona d’italia o nazionalità dei lavoratori. Infatti tra i nominativi di questi evasori fiscali totali scovati dalla GdF ci sono italiani, romeni, polacchi, filippini ecc. ecc..

Persone che pur lavorando stabilmente in ambito domestico e pur percependo redditi superiori alla no tax area citata, ogni anno omettono di dichiarare i propri redditi.

Per alcuni di loro la Guardia di Finanza ha scoperto che hanno tenuto nascosto redditi per oltre 300.000,00 euro, soldi sui quali si sarebbero dovute pagare le relative tasse proporzionali e che hanno cagionato un grave danno all’erario.

Le banche dati

Ormai anche la Guardia di Finanza ha pieno accesso alle banche dati e grazie all’incrocio degli stessi sarà sempre più semplice scoprire situazioni illegali.  Come quella che si genera quando per qualche lavoretto in casa non chiamate l’impresa autorizzata ma un lavoratore qualsiasi, per il quale certamente non conosciamo le sue capacità contributive, ma, come detto se guadagno più di 8 mila euro l’anno stiamo favorendo la sua evasione fiscale e contribuendo al riciclaggio di danaro. Perché semplicemente prodotto da fondi in nero.

Sarà così in tutta Italia, continueranno ad eseguire questi controlli sul lavoro in ambito domestico che risulta uno di quelli in cui la mancanza di dichiarazioni dei redditi da parte degli addetti è la più frequente.

La GdF ha stanato gli evasori totali controllando i nominativi presenti nelle banche dati e passando al setaccio quelli che presentavano numeri più rilevanti in materia di spese voluttuarie.

L’Irpef è l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Siamo tutti chiamati quindi, pertanto sui redditi prodotti dal nostro lavoro ogni anno occorre pagare l’Irpef.

I lavoratori autonomi provvedono a dichiarare e tassare i propri redditi; Ma il lavoratore dipendente anche in ambito domestico ha bisogno del suo datore di lavoro che interceda nei rapporti del lavoratore con il fisco.

Infatti

I datori di lavoro assumo la qualifica di sostituto d’imposta, e pagano le imposte a carico dei loro dipendenti decurtando dalla paga l’imposta (ed i contributi ma adesso parliamo solo dell’imposta).

Nel lavoro domestico non esiste un sostituto di imposta perché questa figura che nella generalità delle attività di lavoro subordinato è svolta dal datore di lavoro, non appartiene alla famiglia o all’anziano presso cui lavorano giardinieri, parrucchieri badanti e colf. Tutto legale, perché la legge prevede che nel lavoro domestico il datore di lavoro non funge da sostituto di imposta.

Devono essere i lavoratori a pagare le tasse presentando la dichiarazione dei redditi che tra l’altro serve anche per recuperare eventuali crediti di imposta a loro favore.

I redditi da lavoro prodotti da questi dipendenti sono soggetti ad Irpef e relative addizionali la regionale e quella comunale.

Le percentuali delle addizionali sono stabilite dagli Enti Locali mentre l’Irpef è una imposta a scaglioni i quali  aumentano all’aumentare del reddito.

Ad esempio per redditi sopra gli 8.000,00 euro annui e fino a 15.000,00 si paga il 23% di Irpef, l’aliquota sale al 27% sulla parte eccedente i 15.000,00 euro e fino a 20.000,00 e così via con aliquote appunto progressive 38, 41 e 43%.

L’invito quindi è quello di verificare che nell’ambito della famiglia, non vi siano situazioni a rischio se non proprio fuorilegge. Ovviamente la verifica in  relazione alle specifiche caratteristiche del rapporto di collaborazione familiare, per gli utenti di internet come di consueto è totalmente gratuita.

Ciascuno ha l’occasione di fare la sua parte per l’Italia e per favorire la legalità.

Chiunque usufruisce di lavoro anche da parte di un parente, anche se in casa propria, deve redigere un contratto di lavoro e denunciare la posizione all’INPS ed all’INAIL, poi dovete anche verificare che il soggetto percettore dei vostri soldi sia esente dall’IRPEF e relative addizionali, per la eventuale coincidenza dei compensi pagati rientrino nella No tax area.


[contact-form-7 id=”204″ title=”Modulo di contatto”]

Tolleranza zero: sembrano indigenti ma evadono il fisco.

 


 

Forfettari esclusi dalla fatturazione elettronica non per forza

Forfettari esclusi dalla fatturazione elettronica non per forza

Imprese e professionisti saranno interessati all’emissione delle fatture in formato elettronico; sappiamo che tra i soggetti esonerati vi sono i contribuenti che applicano i regimi agevolati, quale il regime forfettario, anche alla luce dei minori vincoli introdotti dalla Legge di Bilancio. Ma non sembra tutto oro quello che luccica nella semplificazione. Procediamo con ordine, per meglio comprendere per quale motivo un esonerato potrebbe essere; Non per legge ma comunque obbligato ad emettere la fattura elettronica.

È precisato nella guida per la fatturazione elettronica, l’esonero dalla fatturazione elettronica non è un divieto, tanto che gli operatori in regime di vantaggio o forfettario possono comunque emettere fatture elettroniche come tutti gli altri operatori economici potranno così beneficiare dei vantaggi legali al nuovo sistema di fatturazione.

È possibile infatti che alcuni cessionari o committenti potrebbero obbligare i loro fornitori artigiani o professionisti i quali se pur operanti in regime di vantaggio; All’utilizzo dello strumento telematico fiscale, al fine di uniformare il flusso in ingresso delle fatture passive.

Quindi nonostante vi sia un precipuo esonero normativo, il contribuente forfettario potrebbe essere chiamato o meglio obbligato all’emissione della fattura elettronica per poter accedere o mantenere “alcuni” clienti.

Se il cliente dovesse far parte della Pubblica Amministrazione, la fattura elettronica continua ad essere obbligatoria anche per il contribuente in regime forfettario.


Le fatture Emesse

In relazione alla fattura emessa in formato elettronico, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, D.Lgs. 127/2015 (così come modificato dall’articolo 1, comma 909, L. 205/2017) beneficiano dell’esonero le imprese e i lavoratori autonomi che rientrano nei regimi agevolati esonerati dall’applicazione dell’imposta IVA:

  • Regime di vantaggio” (di cui all’articolo 27, commi 1 e 2, D.L. 98/2011, convertito, con modificazioni, dalla L. 111/2011);
  • Regime forfettario” di cui all’articolo 1, commi da 54 a 89, L. 190/2014.

Per quanto riguarda l’eliminazione dello spesometro, è confermata anche per una eventuale fattura passiva ricevuta in maniera c.d. tradizionale da un forfettario. Tra le FAQ pubblicate sul sito, l’Agenzia delle Entrate pubblica le due circostanze supporto della tesi in riferimento a:

  • l’obbligo di comunicazione dei dati delle sole fatture relative ad operazioni transfrontaliere, cioè quelle da o verso soggetti non residenti o non stabiliti nel territorio dello Stato, come previsto dall’articolo 1, comma 3-bis, D.Lgs. 127/2015;
  • la Legge di Bilancio 2018 ha abrogato l’articolo 21 D.L. 78/2010 con riferimento alle operazioni di cessione di beni e prestazioni di servizi effettuate a partire dal 1° gennaio 2019.

Le fatture ricevute

In relazione alla necessità o meno di conservare a norma le fatture elettroniche, aspetto sul quale si sono posti molti interrogativi a seguito di risposte non sempre univoche rilasciate dall’Amministrazione Finanziaria. Al momento l’Agenzia delle Entrate nelle proprie FAQ già richiamate, riporta:

“Come stabilito dall’articolo 1 del d.Lgs. n. 127/15, l’operatore Iva residente o stabilito è obbligato ad emettere la fattura elettronica anche nei rapporti con i consumatori finali (B2C) e a consegnare agli stessi una copia della fattura elettronica emessa, in formato analogico o elettronico, salvo che il cliente non rinunci ad avere tale copia.

Inoltre si sottolinea che, tanto i consumatori finali persone fisiche quanto gli operatori che rientrano nel regime forfettario o di vantaggio, quanto i condomini e gli enti non commerciali, possono sempre decidere di ricevere le fatture elettroniche emesse dai loro fornitori comunicando a questi ultimi, ad esempio, un indirizzo Pec (sempre per il tramite del Sistema di Interscambio).

Gli operatori che rientrano nel regime di vantaggio o nel regime forfettario e gli operatori identificati (anche attraverso rappresentante fiscale) in Italia non hanno, invece, l’obbligo di emettere le fatture elettroniche; tali soggetti non hanno neppure l’obbligo di conservare elettronicamente quelle ricevute nel caso in cui il soggetto non comunichi al cedente/prestatore la Pec ovvero un codice destinatario con cui ricevere le fatture elettroniche.”

Il forfettario ha due concrete possibilità:

  • pretendere una copia della fattura in modalità analogica, nel qual caso risulta esonerato dagli obblighi di conservazione avrà comunque la possibilità di scaricare la fattura elettronica nella propria area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate “fatture e corrispettivi”);
  • comunicare Pec o codice destinatario per farsi recapitare la fattura elettronica come avviene per gli altri soggetti, nel qual caso scattano gli obblighi di conservazione che possono essere assolti anche semplicemente sottoscrivendo lo specifico accordo con l’Agenzia delle Entrate.

lo spesometro ?

È giusta al momento, la considerazione che a partire dal 1° gennaio 2019 non sussisterà più l’obbligo di comunicazione dello “spesometro”.

Se non per le operazioni transfrontaliere.


Che dire siamo vicini a quanti nelle prime ore dell’applicazione delle nuove regole si troveranno a dover assumere decisioni e complicazioni.

Per maggiori informazioni oltre quanto pubblicato nell’articolo per contatti o qualsiasi altra necessità non esitate e compilate la form di contatto, da diritto alla consulenza totalmente gratuita via e-Mail sugli argomenti che seguono:

Programma
Regime forfettario
  • Allargamento della platea dei soggetti coinvolti, alla luce della Legge di bilancio 2019;
  • Quadro normativo di riferimento;
  • Novità riguardanti i requisiti di accesso;
  • Esclusioni soggettive e oggettive;
  • Valutazioni di convenienza;
  • Vincoli per il cambio di regime: l’apertura della Risoluzione Ministeriale n 64/E/18;
  • Esonero dall’obbligo di utilizzo della fatturazione elettronica: quando opera?
  • Considerazioni in vista del regime di tassazione al 20% in vigore dal 2020.

Semplificati per cassa

  • Requisiti di accesso al regime;
  • Nuove regole per la determinazione del reddito d’impresa e professionale;
  • Analisi derogatorie al regime per cassa;
  • Adempimenti contabili del regime per cassa;
  • Gli aspetti operativi del regime per cassa;
  • Registrazione ex art. 18 c.5 DPR 600/73
  • La nuova disciplina introdotta dalla legge di bilancio 2019 per il riporto delle perdite

Free Contact : [contact-form-7 id=”204″ title=”Modulo di contatto”]


Forfettari esclusi dalla fatturazione elettronica… ma non per forza !
Fonte:

https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/portal/entrate/home

i Santi del Lavoro

i Santi del Lavoro

i Santi del Lavoro

I SANTI PATRONI delle ARTI e dei MESTIERI

Patrono di tutti i lavoratori: San Giuseppe lavoratore – 1 maggio
ARTI E MESTIERI
     
Patronato Santo Festa
agenti di custodia s. Atanasio vescovo 15-lug
  s. Ippolito 13-ago
agricoltori s. Benedetto 11-lug
  s. Isidoro Agricoltore 15-mag
  s. Leonardo abate 06-nov
  s. Biagio 03-feb
albergatori s. Abramo 09-ott
  s. Giovani Battista 24-giu
  s. Giuliano l’Ospedaliere 09-gen
  s. Amando 06-feb
allevatori di bachi da seta s. Giobbe 10-mag
allevatori di maiali s. Antero abate 17-gen
alpini s. Maurizio 22-set
alpinisti s. Cristoforo 25-lug
  s. Bernardo da Aosta 15-giu
ambasciatori Arcangelo Gabriele 29-set
apicultori s. Bernardo abate 20-ago
aragostai s. Silverio 20-giu
architetti s. Barbara 04-dic
architetti italiani s. Benedetto 11-lug
armaioli s. Barbara 04-dic
  s. Giorgio 23-apr
artificieri s. Barbara 04-dic
artigiani s. Giuseppe 01-mag
artiglieri s. Barbara 04-dic
artisti s. Luca evangelista 18-ott
  s. Caterina da Bologna 09-mar
ascensionisti s. Cristoforo 25-lug
astronauti B.M.V. di Loreto 10-dic
astronomi s. Domenico 08-ago
atleti s. Cristoforo 25-lug
  s. Sebastiano 20-gen
attori s. Genesio martire 25-ago
  s. Vito 15-giu
automobilisti s. Cristoforo 25-lug
autori s. Francesco di Sales 24-gen
aviatori B.M.V. di Loreto 10-dic
avvocati s. Ivone Hèlori 11-mag
  s. Tommaso More 22-giu
  s. Ilario di Poitiers 13-gen
balie s. Agata 05-feb
barbieri ss. Cosma e Damiano 26-set
  s. Ludovico re 25-ago
barbieri piemontesi b. Amedeo Morano 30-mar
barcaioli s. Arnaldo Umberto 27-lug
  s. Clemente I, papa 23-nov
bettolieri s. Abramo 09-ott
ballerini s. Vito 15-giu
bancari s. Matteo evangelista 21-set
banchieri s. Matteo evangelista 21-set
baristi s. Amando di Maastricht 06-feb
becchini s. Antonio abate 17-gen
bibliotecari s. Lorenzo martire 10-ago
birrai s. Amando di Maastricht 06-feb
  s. Arnou di Metz  
boscaioli s. Giovanni Gualberto 12-lug
bottai s. Alberto da Genova 08-lug
braccianti s. Isidoro Agricoltore 15-mag
cacciatori s. Giuliano l’Ospedaliere  
  s. Corrado Confalonieri 19-feb
campanari s. Barbara 04-dic
cannonieri s. Barbara 04-dic
calzolai s. Crispino da Viterbo  
cantanti s. David 29-dic
cantori s. Gregorio Magno 03-set
cappellai s. Giacomo apostolo 25-lug
carcerieri s. Ippolito 13-ago
cardatori Biagio 03-feb
carpentieri s. Barbara 04-dic
  s. Giuseppe 19-mar
  s. Ludovico re 25-ago
carrozzieri s. Eligio 01-dic
caseari s. Lucio I 04-mar
catechisti s. Carlo Borromeo 03-nov
cavalcatori s. Giorgio 23-apr
cavalieri, cavalleria s. Giorgio 23-apr
chimici s. Benedetto 11-lug
chirurghi ss. Cosma e Damiano 26-set
  s. Luca evangelista 18-ott
ciabattini s. Crispino da Viterbo  
cocchieri s. Riccardo di Chichester 03-apr
coltellinai s. Giovani Battista 24-giu
commercianti s. Michele Arcangelo  
  s. Francesco d’Assisi 04-ott
commercianti del vetro s. Antonio da Padova 13-giu
conciatori s. Bartolomeo apostolo 24-ago
confessori s. Alfonso Maria de’ Liguori 01-ago
contabili s. Matteo evangelista 21-set
contadini s. Benedetto 11-lug
cordai s. Francesco d’Assisi 04-ott
corrieri s. Adriano martire 05-mar
  s. Caterina da Siena 29-apr
  Arcangelo Gabriele 29-set
costruttori edili s. Vincenzo Ferrer 05-apr
Croce Rossa s. Camillo del Lellis 14-lug
cuochi s. Lorenzo martire 10-ago
  s. Marta 29-lug
danzatori s. Vito 15-giu
datori di lavoro s. Agricola 04-nov
dattilografi s. Cassiano 13-ago
dentisti ss. Cosma e Damiano 26-set
  s. Apollonia 09-feb
deputati s. Venanzio 18-mag
dipendenti della Zecca s. Eligio 01-dic
doganieri s. Matteo 21-set
domestici s. Zita 27-apr
  s. Marta 29-lug
droghieri s. Michele 29-set
ebanisti s. Giuseppe 19-mar
ecologi s. Francesco d’Assisi 04-ott
editori s. Giovanni Bosco 31-gen
educatori s. Filippo Neri 26-mag
elettricisti s. Lucia 13-dic
emigranti s. Francesca Cabrini 22-dic
esattori s. Matteo evangelista 21-set
fabbri s. Leonardo abate 06-nov
fabbricanti di botti s. Alberto da Genova 08-lug
fabbricanti di bottoni s. Gregorio Magno 03-set
fabbricanti di calze s. Anna, madre di Maria 26-lug
fabbricanti di calze di seta Immacolata COncezione 08-dic
fabbricanti di giocattoli s. Claudio de La Colombiere 15-feb
fabbricanti di guanti s. Anna, madre di Maria 26-lug
  s. Bartolomeo apostolo 24-ago
fabbricanti di stoviglie s. Giusta 19-lug
facchini s. Cristoforo 25-lug
falegnami s. Giuseppe 19-mar
farmacisti ss. Cosma e Damiano 26-set
  s. Emiliano martire 06-dic
fattori s. Bartolomeo apostolo 24-ago
ferrovieri s. Cristoforo 25-lug
filatelisti Arcangelo Gabriele 29-set
filatrici s. Berta, la Pia 24-mar
filosofi s. Caterina d’Alessandria 25-nov
  s. Giustino 01-giu
finanzieri s. Matteo evangelista 21-giu
fisioterapisti s. Lazzaro 17-dic
floricoltori s. Francesco d’Assisi 04-ott
fonditori s. Gildo di Rhuys 29-gen
fruttivendoli s. Cristoforo 25-lug
  s. Leonardo abate 06-nov
giardinieri s. Adelardo 02-gen
giocattolai s. Claudio de La Colombiere 15-feb
gioiellieri s. Eligio 01-dic
giornalai Arcangelo Gabriele 29-set
giudici s. Ivone Hèlori 11-mag
giuristi s. Ivone Hèlori 11-mag
gondolieri s. Clemente I, papa 23-nov
giornalisti s. Francesco di Sales 24-gen
governanti s. Zita 27-apr
guardiani dei fari s. Venerio  
guardie forestali italiane s. Giovanni Gualberto 12-lug
guardie forestali s. Eustachio 20-set
imbianchini s. bartolomeo 24-ago
impresari pompe funebri s. Giuseppe d’Arimatea 17-mar
indoratori s. Luca evangelista 18-ott
idraulici s. Fabiano papa 20-gen
infermieri s. Camillo de Lellis 14-lug
  s. Caterina da Siena 29-apr
  s. Agata 05-feb
  s. Giovanni di Dio 08-mar
infermiere s. Agostina Pietrantoni 13-nov
ingegneri s. Benedetto 11-lug
insegnanti s. Filippo Neri 26-mag
  s. Gregorio Magno 03-set
  s. Giovanni Battista de La Salle 07-apr
lapicidi s. Clemente I, papa 23-nov
  s. Ludovico re 25-ago
laringoiatri Biagio 03-feb
lattonieri s. Eligio 01-dic
lavandaie s. Caterina da Siena 29-apr
  s. Chiara d’Assisi 11-ago
lavoratori generici s. Giuseppe lavoratore 01-mag
lavoratori delle comunicazioni Arcangelo Gabriele 29-set
lavoratori della radio Arcangelo Gabriele 29-set
lavoratori della televisione s. Chiara d’Assisi 11-ago
  Arcangelo Gabriele 29-set
lavoratori del vetro s. Lorenzo martire 10-ago
  s. Luca evangelista 18-ott
lavoratrici s. Anna 26-lug
lavori sociali s. Luisa de Marillac 15-mar
legatori s. Bartolomeo apostolo 24-ago
  s. Carlo Borromeo 03-nov
  s. Celestino V 19-mag
levatrici s. Raimondo Nonnato 31-ago
librai s. Giovanni evangelista 27-dic
  s. Carlo Borromeo 03-nov
  s. Lorenzo martire 10-ago
  s. Girolamo 30-set
macellai s. Bartolomeo apostolo 24-ago
maestri s. Carlo Borromeo 03-nov
maestri di scuola s. Cassiano 13-ago
maestri d’armi s. Michele Arcangelo  
magistrati s. Ivone Hèlori 11-mag
maniscalchi s. Ampelio 14-mag
  s. Eligio 01-dic
  s. Giovani Battista 24-giu
marinai s. Clemente I, papa 23-nov
  s. Nicola da Tolentino 10-set
  s. Brendano 16-mag
  s. Erasmo 02-giu
  s. Francesco da Paola 02-apr
marinai campani s. Erasmo  
marinai laziali s. Firmina 28-apr
marinai arcipelago toscano s. Massimiliano  
marmisti s. Clemente I, papa 23-nov
  s. Ludovico re 25-ago
materassai Biagio 03-feb
meccanici s. Eligio 01-dic
medici ss. Cosma e Damiano 26-set
  s. Luca evangelista 18-ott
mercanti s. Francesco d’Assisi 04-ott
mercanti ambulanti di libri s. Luminosa 09-mag
mercanti di bestiame s. Eligio 01-dic
merciai s. Ludovico re 25-ago
messaggeri Arcangelo Gabriele 29-set
metallurgici s. Barbara 04-dic
  s. Eligio 01-dic
militari s. Giorgio 23-apr
  s. Ignazio di Loyola 31-lug
  s. Martino di Tours 11-nov
minatori s. Ammonio 18-gen
  s. Anna, madre di Maria 26-lug
  s. Barbara 04-dic
miniaturisti s. Luca evangelista 18-ott
moralisti s. Alfonso Maria de’ Liguori 01-ago
mosto s. Giovanni  
mugnai s. Cristina di Bolsena 24-lug
  San Vinnoco di Wormhoudt 06-nov
muratori s. Procolo vescovo 09-dic
  s. Ludovico re 25-ago
  s. Stefano 26-dic
musicisti s. Cecilia 22-nov
  s. David 29-dic
  s. Giovani Battista 24-giu
  s. Gregorio Magno 03-set
naturalisti s. Alberto Magno 15-nov
navigatori s. Anna, madre di Maria 26-lug
notai s. Genesio martire 25-ago
  s. Ivone Hèlori 11-mag
  s. Luca evangelista 18-ott
nutrici s. Agata 05-feb
oculisti s. Lucia 13-dic
ombrellai s. Barbara 04-dic
operatori radio Arcangelo Gabriele 29-set
orafi s. Eligio 01-dic
oratori s. Giovanni Crisostomo 13-set
ospedalieri s. Camillo de Lellis 14-lug
  s. Eligio 01-dic
  s. Giovanni di Dio 08-mar
ostetriche s. Gerardo vescovo 30-ott
  s. Raimondo Nonnato 31-ago
osti s. Abramo 09-ott
  s. Amando 06-feb
  s. Morand 03-giu
  s. Vincenzo 22-gen
  s. Teodoro  
panettieri s. Alberto di Lovanio 21-nov
  s. Elisabetta d’Ungheria 17-nov
parlamentari s. Tommaso More 22-giu
parroci s. Giovanni Maria Vianney 04-ago
parrucchieri ss. Cosma e Damiano 26-set
  s. Ludovico re 25-ago
  s. Martino de Porres 03-nov
pasticcieri s. Lorenzo martire 10-ago
pastori s. Genoveffa 03-gen
  s. Germana Cousin 15-giu
pellicciai s. Bartolomeo apostolo 24-ago
pensionati s. Desiderio vescovo 23-mag
pattinatori s. Liduina 14-apr
pescatori s. Pietro 29-giu
  s. Andrea 30-nov
pescatori del Mediterraneo s. Erasmo vescovo 02-giu
pescivendoli s. Giuliano l’Ospedaliere 09-gen
pirotecnici s. Barbara 04-dic
pittori s. Luca evangelista 18-ott
pizzicagnoli s. Lucio I 04-mar
poeti s. David 29-dic
  s. Francesco d’Assisi 04-ott
poliziotti s. Michele Arcangelo  
pompieri s. Barbara 04-dic
  s. Lorenzo martire 10-ago
  s. Floriano  
portabagagli s. Cristoforo 25-lug
portieri, portinai s. Alfonso Rodriguez 30-ott
  s. Corrado di Parzham 21-apr
  s. Ivone Hèlori 11-mag
postini s. Rufo 01-ago
  s. Adriano di Nicomedia 08-set
  s. Cristoforo 25-lug
  s. Gabriele Arcangelo 29-set
predicatori s. Caterina d’Alessandria 25-nov
  s. Giovanni Crisostomo 13-set
procuratori s. Ivone Hèlori 11-mag
professori s. Cassiano 13-ago
  s. Cirillo 14-feb
raccoglitori di luppolo s. Arnoldo di Soisson  
radioamatori s. Massimiliano Maria Kolbe 14-ago
radiocronisti Arcangelo Gabriele 29-set
ragionieri s. Matteo evangelista 21-set
  s. Giovani Battista 29-ago
reclute s. Antonio da Padova 13-giu
ricamatrici s. Anna, madre di Maria 26-lug
  s. Chiara d’Assisi 11-ago
rosticciere s. Lorenzo martire 10-ago
sagrestani s. Bertoldo di Parma 21 ottore
sarte s. Anna, madre di Maria 26-lug
sarti s. Bartolomeo apostolo 24-ago
  s. Giovani Battista 24-giu
scalpellini s. Clemente I, papa 23-nov
scaricatori s. Cristoforo 25-lug
schermidori s. Giorgio 23-apr
sciatori s. Bernardo 01-giu
scienziati s. Alberto Magno 15-nov
scolari s. Luigi Gonzaga 21-giu
  s. Brigida d’Irlanda 01-feb
scout s. Giorgio 23-apr
scrittori s. Giovanni evangelista 27-dic
  s. Cassiano 13-ago
  s. Francesco di Sales 24-gen
scultori s. Anna, madre di Maria 26-lug
  s. Luca evangelista 18-ott
  s. Claudio de La Colombiere 15-feb
segretari s. Genesio 25-ago
servitori s. Marta 29-lug
spazzacamini s. Giovani Battista 24-giu
speleologi s. Benedetto abate 11-lug
sportivi s. Cristoforo 25-lug
stampatori s. Giovanni evangelista 27-dic
  s. Genesio martire 25-ago
  s. Giovanni di Dio 08-mar
  s. Agostino 28-ago
stiratrici s. Chiara d’Assisi 11-ago
straccivendoli s. Anna, madre di Maria 26-lug
stuccatori s. bartolomeo 24-ago
studenti s. Luigi Gonzaga 21-giu
  s. Caterina d’Alessanria 25-nov
  s. Tommaso d’Aquino 28-gen
  s. Giuseppe da Copertino 18-set
suonatori strumenti a fiato Biagio 03-feb
tagliapietre s. Ambrogio 07-dic
tappezzieri s. Francesco d’Assisi 04-ott
  s. Francesco di Sales 24-gen
  s. Genoveffa 03-gen
taxisti s. Fiacre 30-ago
teologi s. Giovanni evangelista 27-dic
  s. Agostino 28-ago
  s. Lidia 03-ago
  s. Alfonso Liguori 01-ago
tessitori s. Barbara 04-dic
  s. Egidio abate 01-set
tessitori lombardi s. Giobbe 10-mag
tessitrici siciliane s. Agata 05-feb
tintori s. Elena 18-ago
  s. Lidia 03-ago
tipografi s. Agostino 28-ago
tornitori s. Anna, madre di Maria 26-lug
traduttori s. Girolamo 30-set
tramvieri s. Cristoforo 25-lug
uscieri s. Alfonso Rodriguez 30-ott
  s. Ivone Hèlori 11-mag
veterinari s. Eligio 01-dic
vetrai s. Antonio da Padova 13-giu
  s. Chiara d’Assisi 11-ago
  s. Chiaro 04-nov
  s. Lorenzo martire 10-ago
  s. Luca evangelista 18-ott
vetturini s. Eligio 01-dic
viaggiatori s. Alessio confessore 17-lug
  s. Cristoforo 25-lug
  s. Giacomo apostolo 25-lug
  s. Giuliano l’Ospedaliere 09-gen
vigili del fuoco s. Barbara 04-dic
  s. Lorenzo martire 10-ago
  s. Floriano  
vendemmiatori s. Urbano  
vignaioli s. Morand 03-giu
vinai s. Morand 03-giu
viticoltori s. Vincenzo  
 

Una menzione speciale  21-set
bancaris. Matteo evangelista
banchieri
contabili
doganieri
esattori
finanzieri
ragionieri

Per conoscere quale santo patrono protegge la tua professione o la tua attività. Oppure potete integrare l’elenco segnalando lavori o lavoratori non indicati. Inviate liberamente il quesito o la segnalazione utilizzando la form di contatto.

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Fonte: http://www.enrosadira.it/santi/patroni/mestieri.htm

Acquistare casa pagando rate d’affitto

Acquistare casa pagando rate d’affitto spunti sul regime fiscale da applicare

Acquistare casa pagando rate d’affitto spunti sul regime fiscale da applicare

http://www.renttobuyconsulting.it/Il-NOTAIO-lultimo-anello-della-vendita-Rent-to-Buy-La-trascrizione-del-contratto/

Il rent to buy e l’opzione per l’imponibilità Iva – Nel quadro della formula di
contrattazione del rent to buy, la circolare chiarisce che i canoni di locazione versati per
il godimento di un fabbricato abitativo rientrano tra le operazioni esenti da Iva, salvo
l’ipotesi in cui il concedente sia un’impresa di costruzione o di ripristino e opti per il
regime di imponibilità Iva. Lo stesso regime di esenzione si applica anche ai canoni
versati per la locazione di fabbricati strumentali, con la possibilità di optare per il
regime di imponibilità da parte di tutti i soggetti passivi e non solo per le imprese di
costruzione e di ripristino.
Aliquote Iva e imposta di registro per il proprietario/concedente in regime di
impresa – In dettaglio, nei casi in cui l’operazione sia imponibile ai fini dell’Iva, le
aliquote applicabili alla quota di canone pagata come acconto per la successiva
acquisizione dell’immobile sono le seguenti: aliquota ridotta del 4% se il futuro
acquirente dichiara di poter beneficiare dei requisiti “prima casa” e se si tratta di case
classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9; aliquota ridotta del 10%,
se si tratta di case di abitazione che hanno la medesima classificazione catastale di
quelle che possono fruire dell’agevolazione “prima casa”; aliquota del 22% per gli
immobili classificabili nella categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e per gli immobili
strumentali. Riguardo l’imposta di registro, la misura è determinata in base al regime
Iva applicabile. Per gli acconti prezzo soggetti ad Iva, l’imposta di registro è dovuta
nella misura fissa di 200 euro. Per quanto attiene, invece alla quota di canone
corrisposta quale acconto-pezzo, per gli immobili abitativi esenti Iva si applica
l’imposta di registro con aliquota del 2%, mentre se è imponibile Iva, perché il
concedente, cioè il potenziale venditore, ha espresso tale opzione, l’imposta di registro è
dovuta in misura fissa (67 euro se il contratto è stipulato per scrittura privata, 200 euro
se formato per scrittura privata autenticata o è redatto in forma pubblica). Per gli
immobili strumentali, in deroga al principio di alternatività Iva/Registro, l’imposta di
registro è applicata in misura proporzionale (1%), indipendentemente dal regime Iva di
imponibilità o di esenzione cui l’operazione è soggetta.
Se il proprietario/concedente non opera in regime d’impresa – Se il venditore non è
un imprenditore ma un soggetto Irpef, sulla quota percepita del canone per la
concessione in godimento, cioè per l’affitto, è applicata la disciplina fiscale dei redditi
fondiari, mentre la misura dell’imposta di registro è proporzionale ed è pari al 2%, sia
per gli immobili strumentali che abitativi. Comunque, è utile ricordare che, ove
ricorrano i presupposti, per i soggetti Irpef è aperta la chance di optare per il regime
della “cedolare secca”.
Imposte dirette, Iva e registro all’atto del trasferimento dell’immobile – Per il
proprietario in regime d’impresa si rileverà, al momento del trasferimento di proprietà
dell’immobile, un incremento del reddito pari alla differenza tra il prezzo di cessione, al
lordo degli acconti, e il costo fiscale dell’immobile. Ai fini Iva, invece, la base
imponibile su cui applicare l’imposta sarà data dal prezzo della cessione al netto dei soli
acconti sulla vendita pagati fino a quel momento dal nuovo proprietario, cioè dall’exaffittuario,
esclusi quindi quelli versati per il mero godimento dell’immobile. Riguardo
le imposte di registro, ipotecaria e catastale, ai trasferimenti dei fabbricati strumentali
rilevanti ai fini Iva (in regime di esenzione o imponibilità) si applica l’imposta di
registro fissa di 200 euro e le imposte ipotecaria e catastale in misura rispettivamente
pari all’1% e al 3%. Per i fabbricati abitativi in esenzione Iva l’imposta di registro è
dovuta nella misura proporzionale del 9% o del 2%, con un minimo 1.000 euro, mentre
le imposte ipotecaria e catastale sono in misura fissa pari a 50 euro ciascuna; se, invece,
il trasferimento del fabbricato abitativo è imponibile Iva, per il principio di alternatività
tra Iva e Registro, l’imposta di registro è fissa (200 euro) così come le imposte
ipotecaria e catastale (sempre nella misura di 200 euro ciascuna).
Se il proprietario/concedente non agisce in regime di impresa – In questo caso, il
corrispettivo del trasferimento dell’immobile è tassato come una plusvalenza realizzata
mediante cessione a titolo oneroso di beni immobili, se la cessione interviene entro
cinque anni dall’acquisto. Le quote di canone incassate come acconto-prezzo saranno
assoggettate alla disciplina dei redditi diversi e diventeranno imponibili al momento
della cessione effettiva dell’immobile. Per le cessioni fuori campo Iva, prima casa e
altro, l’imposta di registro sarà del 2% nel primo caso e del 9% nel secondo, mentre
quella ipotecaria e catastale saranno versate in misura fissa di 50 euro in entrambi i casi.

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Vince il porto sul comune: i canoni vanno ricalcolati

Vince il porto sul comune: i canoni vanno ricalcolati

Finalmente un Tribunale Amministrativo Regionale ha emesso l’ ordinanza tanto attesa e sperata da tutti gli operatori del settore nautico.

L’Ordinanza n° 1176/2017 pubblicata il 9 ottobre 2017, del TAR Toscana. Ha accolto le doglianze di Marina Cala de’ Medici. La quale pone al centro il risultato giurisprudenziale per dare certezza ai canoni demaniali e rilanciare così il marketing del diporto locale.

La ordinanza del TAR Toscana in estrema sintesi obbliga il Comune di Rosignano Marittimo (LI) a riportare al pattuito. Il canone demaniale che era stato alzato esponenzialmente in seguito a una legge del 2007, al tempo del governo Letta[1].

La vicenda di cui si sente parlare anche a Salerno. Trae la sua origine negli anni ‘90 quando lo Stato, concesse gli spazi demaniali a privati interessati a realizzare investimenti. In cambio dello sfruttamento del bene demaniale per 50 anni.

Attività meglio nota come Project Financing.

Il canone demaniale da versare sarebbe stato correlato all’ammontare dell’investimento. Infatti più l’investimento è alto più il bene che ritornerà allo Stato avrà valore maggiore, quindi minore sarà il costo del canone demaniale annuale.

Più che una concessione di sfruttamento da subito apparve come un accordo tra le parti.

Invece nel 2007 il legislatore adegua i canoni a tariffe più alte e correlate al valore dei beni costruiti o realizzati.

Poiché la legge è stata applicata in ritardo, la retroattività di cui si parla è riferita alla data di promulgazione della legge, il 2007.

Tanti inoltre se da un lato avrebbero voluto investire per rispettare l’accordo. Dall’altro poi si trovavano a dover accettare che l’aumento del valore o le costruzioni sul bene demaniale. Avrebbero fatto lievitare il il canone annuale della “concessione”.

Dal 2009 sono partiti i contenziosi delle singole strutture portuali presso i TAR che però si sono sempre ritenuti non competenti. Rinviando qualsiasi questione sull’argomento alla Corte Costituzionale la quale solo recentemente si è espressa per dare un indirizzo ed una interpretazione costituzionalmente corretta.

L’ordinanza del TAR Toscana è stata la prima a recepire l’indirizzo che ha dato la Corte Costituzionale.

In generale la convinzione è che la nautica. Non sia stata danneggiata solo dal governo Monti [2] con la tassa sullo stazionamento. Ma da un vero e proprio atteggiamento persecutorio dello Stato perpetrato anche a mezzo delle verifiche mirate della G di F. Per scovare gli evasori. La quale segnalava gli utilizzatori se differente dall’armatore del natante all’AdE; In fine il contesto poco chiaro. Ha sempre reso incerti i costi, quanto di peggio per qualsiasi mercato, bisognoso di investimenti il quale voglia attrarre utenti ed investitori.

Nel delicato comparto della nautica si ritiene necessiti certezza dei costi ed  elevato standard di qualità proporzionato alla competenza delle maestranze e degli imprenditori.

L’ordinanza del TAR Toscana è un buon inizio per rilanciare il comparto anche locale.

[1] in carica dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014,

[2]in carica dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013.


Vince il porto sul comune: i canoni vanno ricalcolati