Bonus sud anche per il settore nautico
Bonus sud anche per il settore nautico
Indice
Introduzione
L’Agenzia delle entrate ha chiarito se le imprese che operano nel noleggio di navi, barche, ecc, debbano essere escluse dal Bonus Sud anche per il settore nautico.
Già dalla fine dell’anno 2019 il legislatore fiscale si è occupato della nautica in riferimento all’imposta IVA. Infatti, dal 1° aprile 2020 c’è stato lo stop all’IVA a forfait sul noleggio di imbarcazioni da diporto. Per detassare il servizio utilizzato al di fuori dell’Ue non saranno più validi i coefficienti basati sulle caratteristiche dell’imbarcazione, ma occorreranno prove analitiche sull’effettivo impiego del mezzo in acque extracomunitarie. Questo per evitare la procedura d’infrazione avviata dalla Commissione europea.
Oggi il legislatore fiscale torna sull’argomento ma per il bonus investimenti al Sud, che non spetta alle imprese che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture.
Detto ciò, fino ad oggi, c’è stato il dubbio se le imprese che operano nel noleggio di navi, barche, ecc, debbano essere considerate operanti nel settore dei trasporti. Se così fosse, tali imprese non potrebbero richiedere il Bonus Sud.
A risolvere la questione è intervenuta l’Agenzia delle Entrate con la circolare n° 32 pubblicata ieri.
Il bonus Sud
Quando si parla di bonus Sud, si fa riferimento al credito d’imposta di cui ai commi 98-108 della Legge n° 208/2015, Legge di bilancio 2016, che può essere richiesto dalle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nel Mezzogiorno d’Italia.
Il bonus spetta nelle seguenti percentuali, rispetto all’investimento effettuato:
- 45% per le piccole imprese (costi ammissibili 3 mln),
- 35% per le medie (10 mln) e
- 25% per le grandi (15 mln).
Il bonus scende al 30%, 20% e 10% rispettivamente per le piccole, medie e grandi imprese situate in Abruzzo.
Nelle Zone ZES, il bonus è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 50 milioni di euro.
Agevolazione anche per il settore nautico
Ci siamo chiesti se le imprese che operano nel noleggio di navi, barche, ecc., per fini esclusivamente ludici anche commerciali, debbano essere considerate operanti nel settore dei trasporti. Se così fosse, tali imprese non potrebbero richiedere il Bonus Sud.
Ebbene, nella circolare n° 32 di ieri, l’Agenzia delle Entrate ha risolto questo dubbio. In particolare, si legge che anche le imprese che operano nel settore del noleggio di unità da diporto, in linea di principio, possono fruire del credito d’imposta Mezzogiorno in relazione agli investimenti agevolabili. Questo perché, in base al quadro normativo, il comparto non è assimilabile alle attività del “settore dei trasporti”, escluso dalla misura agevolativa.
Per quali beni?
L’Agenzia delle Entrate individua anche i beni per i quali è possibile ottenere il Bonus Sud anche per il settore nautico del noleggio di unità da diporto.
In particolare, può essere oggetto di bonus l’acquisizione delle unità da diporto (navi, barche), utilizzate per l’attività di noleggio, al pari degli altri investimenti in macchinari, impianti e attrezzature varie.
Attenzione: non si deve trattare di mera sostituzione della flotta esistente. L’acquisto di tali beni deve rientrare in un progetto di investimento finalizzato alla creazione di un nuovo stabilimento o all’ampliamento di uno stabilimento esistente.
I beni agevolabili devono essere di uso durevole e finalizzati ad essere impiegati come strumenti di produzione all’interno dell’impresa.
Conclusione
Dunque, nel rispetto delle suddette condizioni, anche le imprese che operano nel settore del noleggio di unità da diporto possono ottenere il Bonus Sud.
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