Bonus e Superbonus: come utilizzarli senza rischi
Bonus e Superbonus: Come Utilizzarli Senza Rischi
Indice
- Introduzione ai Bonus e Superbonus
- Decreto Antifrodi: Regole Più Stringenti
- I Controlli del SUE
- Congruità dei Prezzi dei Materiali
- Sanzioni per Certificazioni Infedeli
- Rischi per il Contribuente
- Come Riconoscere Fatture Gonfiate
- Visto di Conformità: Quando Serve
- Controlli dell’Enea
- Controlli dell’Agenzia delle Entrate
- Conclusioni
Introduzione ai Bonus e Superbonus
I bonus fiscali, in particolare il Superbonus 110%, hanno rappresentato una grande opportunità per molti cittadini e imprese. Tuttavia, come spesso accade, dove c’è un vantaggio fiscale, ci sono anche dei rischi. Dalla cessione del credito fino al pro soluto verso le banche, la fretta di ottenere il bonus può portare all’utilizzo di pratiche scorrette, come fatture gonfiate o certificazioni non veritiere.
Ma quali sono i rischi? Vediamo insieme cosa succede se le regole non vengono rispettate.
Quando un contribuente richiede il Superbonus o altri incentivi, è fondamentale che ogni aspetto sia in regola, poiché l’Agenzia delle Entrate (AdE) può richiedere il rimborso delle somme, aggiungendo sanzioni del 30% e interessi legali. Ma non è solo l’AdE a fare controlli: esistono altri enti coinvolti, come il SUE (Sportello Unico per l’Edilizia) e l’ENEA.
Decreto Antifrodi: Regole Più Stringenti
Con l’aumento delle frodi legate al Superbonus, il governo ha introdotto il Decreto Antifrodi, che prevede controlli più rigidi per prevenire abusi. Ma quali sono i punti salienti del decreto?
- Congruità dei prezzi: Non si possono più gonfiare i costi dei materiali o della manodopera.
- Asseverazioni obbligatorie: Ogni intervento deve essere verificato da un tecnico abilitato.
- Visto di conformità: È richiesto per molti interventi, per garantire che tutto sia in regola.
Grazie a queste nuove norme, è più difficile aggirare la legge, ma resta comunque importante vigilare.
I Controlli del SUE
Il SUE è l’ente che verifica la conformità urbanistica e amministrativa degli interventi. La mancata presentazione della CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) o interventi eseguiti in difformità da essa possono portare alla perdita del diritto al bonus. Inoltre, il SUE si assicura che gli immobili interessati abbiano i titoli abilitativi corretti.
In caso di irregolarità, il SUE comunica l’esito all’Agenzia delle Entrate, che avvia un procedimento per il recupero delle somme detratte.
Congruità dei Prezzi dei Materiali
Con l’aumento della domanda per i materiali da costruzione, i prezzi sono saliti, e molti fornitori hanno cercato di approfittarne. Tuttavia, il Decreto Antifrodi ha introdotto limiti precisi ai prezzi che possono essere considerati congrui per ottenere le agevolazioni fiscali.
In riferimento ai prezzari individuati dal decreto del 6 agosto 2020 emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Ed ai valori massimi, che verranno stabiliti per alcune categorie di beni con un decreto del Ministero della Transizione Ecologica.
Ogni intervento che beneficia di bonus come il Superbonus 110%, il Sismabonus o l’Ecobonus, deve essere accompagnato da una asseverazione di congruità rilasciata da un tecnico. Questo garantisce che i prezzi siano in linea con i prezzari ufficiali.
Quali Interventi Richiedono l’Asseverazione?
- Superbonus 110%
- Sismabonus
- Ecobonus
- Bonus Casa
Inoltre, i lavori classificati come “attività di edilizia libera” o di importo inferiore a 10.000 euro, come la sostituzione di pavimenti, non richiedono asseverazione.
Sanzioni per Certificazioni Infedeli
Se un tecnico rilascia una certificazione non veritiera, può incorrere in sanzioni da 2.000 a 15.000 euro per ogni documento infedele. Per questo motivo, i professionisti sono tenuti a stipulare una polizza assicurativa con un massimale minimo di 500.000 euro, per coprire eventuali danni derivanti dalla loro attività.
In alcuni casi, se il reato è grave, il tecnico può essere soggetto anche a procedimenti penali.
Rischi per il Contribuente
Anche i proprietari di immobili e i condomini possono essere coinvolti in problemi legati a certificazioni infedeli o lavori non conformi. Se l’Agenzia delle Entrate accerta che la detrazione non è spettante, può richiedere la restituzione delle somme detratte, con l’aggiunta di interessi e sanzioni.
Come Difendersi?
Il contribuente può rivalersi sul tecnico o sull’impresa, avviando un’azione legale per il recupero delle somme. Tuttavia, è fondamentale stipulare contratti chiari e affidarsi a professionisti qualificati.
Come Riconoscere Fatture Gonfiate
Spesso, il committente non ha modo di verificare se una fattura è gonfiata. Un segnale d’allarme può essere rappresentato da un preventivo molto vicino al tetto massimo di detraibilità. È sempre consigliabile affidarsi a un tecnico indipendente o a un general contractor per evitare sorprese.
Visto di Conformità: Quando Serve
Il Visto di Conformità è un documento fondamentale che aiuta a evitare irregolarità. È obbligatorio per tutti gli interventi edilizi, a eccezione di quelli di edilizia libera o di importo inferiore a 10.000 euro.
Il visto è necessario sia per la cessione del credito sia per lo sconto in fattura, e garantisce che tutte le informazioni inserite siano corrette.
L’obbligo di apporre il visto di conformità riguarda tutti gli interventi edilizi a eccezione di quelli classificati come “attività di edilizia libera” (articolo 6 del TU dell’edilizia, del DM 2 marzo 2018 e della normativa regionale) e per gli interventi di importo fino a massimo 10.000 euro complessivi, con l’esclusione di quelli per i quali si chiede il bonus facciate i quali necessitano sempre del visto di Conformità.
Controlli dell’Enea
L’ENEA è l’ente preposto a verificare che i requisiti tecnici degli interventi siano conformi alla normativa. Enea effettua controlli a campione, e se rileva delle irregolarità, segnala il caso all’AdE e al Ministero dello Sviluppo Economico.
Va detto ancora che un parametro capace di far suonare il famoso campanello di allarme, ci suggerisce l’ENEA è rappresentato dai totali dei costi per i lavori il cui ammontare totale risultasse essere molto vicino al tetto massimo di detraibilità (o che addirittura lo supera), meritano certamente maggiore attenzione e forse l’intervento di un occhio esperto super partes che aiuti a vederci chiaro.
Cosa Fare in Caso di Controllo?
In caso di controllo documentale, è necessario inviare tutta la documentazione richiesta entro 30 giorni. Se invece si tratta di un sopralluogo, sarà effettuato da tecnici ENEA che redigeranno un verbale con l’esito delle verifiche.
Controlli dell’Agenzia delle Entrate
I controlli dell’Agenzia delle Entrate possono essere preventivi o successivi. Quelli preventivi riguardano principalmente la cessione del credito e lo sconto in fattura, mentre quelli successivi verificano la correttezza delle dichiarazioni entro il quinto anno successivo alla fruizione del bonus.
In caso di irregolarità, l’AdE può revocare la detrazione, con sanzioni e interessi.
Conclusioni
Usufruire dei bonus fiscali può essere molto vantaggioso, ma è fondamentale rispettare tutte le regole per evitare rischi e sanzioni. Affidarsi a professionisti seri e vigilare su ogni fase dei lavori sono i primi passi per garantirsi una detrazione senza sorprese. Se vuoi sapere di più su come evitare rischi legati al Superbonus, contatta un esperto che possa guidarti in ogni fase del processo. Quanto fin qui esposto rappresenta la sintesi procedurale e non una consulenza vera e propria, sulla congruità della spesa oppure sulla apposizione del visto di conformità, eventualmente richiedibile compilando la form che segue.
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