Architetto; Quando paga Inarcassa e quando la Gestione Separata INPSArchitetto; Quando paga Inarcassa e quando la Gestione Separata INPS

Architetto; Quando paga Inarcassa e quando la Gestione Separata INPS

Iscrizione alla Gestione Separata INPS o a Inarcassa per Architetti e Ingegneri: Le Regole


Indice

Introduzione

La circolare INPS n. 10 del 2015 fornisce importanti chiarimenti sulle regole di iscrizione alla Gestione Separata per architetti e ingegneri che svolgono la libera professione. Questa circolare si è resa necessaria per risolvere i dubbi sollevati dalle recenti sentenze della Cassazione, che hanno esteso i criteri di distinzione tra l’iscrizione a Inarcassa e la Gestione Separata INPS. In questo articolo, analizzeremo le implicazioni delle nuove direttive e le sentenze che stanno ridefinendo il quadro previdenziale per i professionisti.

La regola generale: iscrizione alla Gestione Separata

Iniziamo con una regola di base che riguarda molti professionisti: architetti e ingegneri che esercitano la libera professione e contemporaneamente hanno un rapporto di lavoro subordinato devono iscriversi alla Gestione Separata dell’INPS. La motivazione è semplice: in questi casi, Inarcassa non prevede la contribuzione obbligatoria per i redditi derivanti dalla libera professione, obbligando quindi il professionista a versare i contributi alla Gestione Separata.

Un dettaglio fondamentale che emerge è che, pur dovendo versare il contributo integrativo del 4% del proprio volume d’affari a Inarcassa, ciò avviene in via solidaristica. Questo significa che non si traduce in alcun beneficio pensionistico diretto per il professionista. Pertanto, i redditi da libera professione saranno gestiti dalla Gestione Separata.

Le eccezioni alla regola generale

Nonostante la chiarezza della regola, ci sono delle eccezioni. In alcuni casi specifici, che vedremo tra poco, la contribuzione potrebbe tornare ad essere destinata a Inarcassa, e non alla Gestione Separata. È importante per i professionisti rimanere sempre aggiornati su queste particolarità, dato che possono influenzare notevolmente i costi previdenziali.

Le recenti sentenze di Cassazione

Le sentenze della Corte di Cassazione sono state fondamentali nel chiarire ulteriormente la distinzione tra le due forme di contribuzione. Una delle sentenze più rilevanti è la 14684/2012, che ha introdotto una visione più ampia su quali attività rientrino sotto la competenza di Inarcassa.

Sentenza 14684/2012: un chiarimento importante

La sentenza del 2012 ha chiarito che l’obbligo di contribuzione verso Inarcassa non si limita solo alle attività strettamente riservate agli ingegneri o architetti. Al contrario, si estende anche a tutte quelle attività che, pur non essendo tipicamente professionali, richiedono le competenze tecniche di cui questi professionisti si avvalgono regolarmente. In pratica, se l’attività svolta richiede le conoscenze tipiche di un ingegnere o di un architetto, i relativi redditi saranno soggetti a contribuzione verso Inarcassa.

Questa interpretazione amplia significativamente il campo delle attività professionali che necessitano dell’iscrizione a Inarcassa. Pertanto, i professionisti devono essere consapevoli delle implicazioni di questa sentenza e rivedere le proprie attività per assicurarsi di rispettare le regole contributive.

La tabella di riferimento INPS

La circolare INPS n. 10/2015 include una tabella che indica chiaramente quali professionisti devono iscriversi alla Gestione Separata e quali invece a Inarcassa, a seconda del tipo di attività svolta. Di seguito un estratto delle categorie professionali e il rispettivo ente previdenziale:

Tipologia di attività Gestione separata INPS Inarcassa
Ingegnere perito balistico X  
Consulente commerciale X  
Consulente ambientale   X
Project manager ICT   X
Amministratore di condominio X  

È essenziale consultare questa tabella per determinare il corretto regime contributivo in base alla propria attività professionale.

Conclusioni

In sintesi, la distinzione tra Gestione Separata INPS e Inarcassa è ora più chiara, grazie ai chiarimenti forniti dalla circolare INPS e dalle sentenze della Corte di Cassazione. Tuttavia, la complessità rimane e richiede un’attenta analisi da parte di ogni professionista per assicurarsi di adempiere correttamente agli obblighi contributivi. La consulenza di esperti in materia è sempre consigliata per evitare errori e sanzioni.

Puoi consultare la circolare completa dell’INPS al seguente link: ‘Circolare INPS n. 10 del 2015’. Inoltre, è disponibile un calcolatore online per stimare i contributi previdenziali da versare per architetti e ingegneri: ‘Calcolo contributi INPS/Inarcassa’.

Seguendo queste indicazioni, professionisti come architetti e ingegneri potranno gestire al meglio le proprie obbligazioni contributive, garantendo al contempo la conformità alle normative vigenti.

Fonte: INPS

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