Appunti sul sistema fiscale Europeo; Lussemburgo.

Il PIL Pro Capite del Lussemburgo e la Tassazione: Un’Analisi Approfondita


Indice

  1. Introduzione
  2. Il PIL Pro Capite del Lussemburgo
  3. Le società holding lussemburghesi
  4. Tassazione delle Persone Fisiche
  5. Tassazione delle Società
  6. L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)
  7. Altre Imposte
  8. Dichiarazioni e Obblighi Fiscali
  9. Conclusione
  10. Rapporti con l’Italia e trattati fiscali

Situato al confine tra Germania, Belgio e Francia, è tra i più piccoli in termini di territorio e di popolazione.

Introduzione

Il Lussemburgo, pur essendo il più piccolo Stato dell’Unione Europea sia in termini di territorio che di popolazione, si distingue per un PIL pro capite tra i più alti dell’Unione Europea, che si aggira intorno ai 80.000 euro. Inoltre, il settore finanziario rappresenta il pilastro dell’economia lussemburghese, contribuendo significativamente al 30% del prodotto interno lordo.

Il PIL Pro Capite del Lussemburgo

Come già accennato, il PIL pro capite del Lussemburgo è uno dei più elevati in Europa. Questo fenomeno economico è principalmente dovuto alla stabilità politica e alla presenza di un forte settore finanziario. Di conseguenza, il Paese è diventato un centro di investimento molto ambito.

Le società holding lussemburghesi

Meglio conosciute come “holding del ’29”, disciplinate dalla legge del Granducato del 31 luglio del 1929, sono state eliminate dall’elenco di cui all’articolo 3 del decreto del ministro italiano delle Finanze del 21 novembre 2001. A stabilirlo un nuovo decreto ministeriale firmato il 16 dicembre 2014 dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan.
La firma del decreto fa seguito ai positivi risultati raggiunti nelle relazioni tra i due Stati. In particolare, grazie al protocollo di modifica della Convenzione contro le doppie imposizioni, firmato il 21 giugno 2012 e ratificato da parte italiana con legge n. 150 del 3 ottobre 2014.  Un articolo in materia di scambio di informazioni a richiesta, più conforme al più recente standard OCSE, è stato introdotto nel protocollo di modifica dell’accordo fiscale tra i due Paesi. Grazie a questo nuovo articolo, sottolinea una nota del Mef, sarà possibile superare il segreto bancario migliorando la cooperazione amministrativa tra i due Paesi.
Nell’ultima revisione semestrale della white list degli Stati che consentono un adeguato scambio di informazioni in materia fiscale (dm 23 marzo 2017) il Lussemburgo è stato confermato tra gli Stati che consentono un adeguato scambio di informazioni in materia fiscale.

Tassazione delle Persone Fisiche

Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche

L’imposta sul reddito delle persone fisiche ha subito notevoli riforme nel 2002 e nel 2011. Infatti, si applica ai soggetti residenti in base ai redditi generati in tutto il mondo. Nonostante ciò, è importante notare che una persona fisica è considerata fiscalmente residente in Lussemburgo se ha un domicilio nel Paese o una dimora abituale per almeno sei mesi. D’altro canto, le persone fisiche non residenti sono tassate solo sui redditi di origine lussemburghese.

I Redditi Imponibili

I redditi imponibili si suddividono in otto categorie stabilite dalla legge. È interessante notare che i redditi derivanti da liberalità o vincite non sono soggetti a tassazione. Inoltre, i dividendi distribuiti da società residenti in Lussemburgo sono imponibili per il 50%. Con la recente riforma fiscale approvata il 27 dicembre 2016, le aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche variano dall’8% al 42%, con un’aliquota ridotta per i redditi inferiori a 11.265 euro.

Tassazione delle Società

Società Residenti

Le società sono considerate residenti in Lussemburgo se la loro sede legale o la direzione effettiva degli affari si trova nel Paese. Sono soggette all’imposta sui redditi societari le seguenti tipologie:

  • Società di capitali (SA, SARL)
  • Società in nome collettivo (SENC)
  • Società cooperative

D’altra parte, le società di persone non sono soggette a tale imposizione. La base imponibile si determina in base alla variazione del patrimonio netto durante l’anno fiscale.

Società Non Residenti

Le società non residenti sono tenute a pagare l’imposta sui redditi societari solo per specifici redditi identificati dalla legge, come quelli relativi a beni immobili o a stabili organizzazioni nel Lussemburgo.

L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)

Essendo membro dell’Unione Europea, il Lussemburgo deve conformarsi alle direttive comunitarie riguardanti l’IVA. L’aliquota ordinaria è fissata al 17%, ma esistono anche aliquote ridotte. Ad esempio, l’aliquota del 14% si applica ai vini e al materiale pubblicitario, mentre l’aliquota dell’8% si applica a forniture di gas e elettricità.

Altre Imposte

In Lussemburgo sono previste altre imposte, come l’imposta locale sui redditi commerciali e l’imposta sulla proprietà immobiliare. Le persone fisiche devono pagare un’imposta sullo 0,5% del patrimonio netto, mentre le società sono soggette all’analoga imposta sulla fortuna.

Dichiarazioni e Obblighi Fiscali

Per le persone fisiche, la dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro il 31 marzo di ogni anno, con possibilità di estensione fino al 30 giugno su richiesta. Le società, invece, devono presentare la dichiarazione entro il 31 maggio, allegando il bilancio e la delibera di approvazione. Per assistenza in loco segnaliamo lo “Sportello Accoglienza Italiani“.

Conclusione

In sintesi, il sistema fiscale del Lussemburgo presenta caratteristiche distintive che attraggono investitori e professionisti. Dalla tassazione delle persone fisiche alle normative sulle società, il Paese continua a mantenere un ambiente economico favorevole, il che si riflette nel suo alto PIL pro capite.

Capitale: Lussemburgo
Lingua ufficiale: francese, tedesco, lussemburghese
Moneta: euro (EUR)
Forma istituzionale: monarchia costituzionale

Rapporti con l’Italia e trattati fiscali

Convenzione tra la Repubblica italiana e il Lussemburgo intesa a evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e a prevenire la frode e le evasioni fiscali, firmata a Lussemburgo il 3 giugno 1981, ratificata con la legge n. 747 del 14 agosto del 1982 ed entrata in vigore il 4 febbraio 1983.

 


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