Appunti sul sistema fiscale Europeo; Lettonia.
Secondo la legislazione nazionale si considera fiscalmente residente colui che ha soggiornato nel territorio lettone per più di 183 giorni in un anno
Indice
- Introduzione alla Lettonia e al suo sistema fiscale
- Imposta sul reddito delle persone fisiche
- Imposta sul reddito delle persone giuridiche
- Imposta sulle proprietà
- Imposta sul valore aggiunto (IVA)
- Zone economiche speciali
- Aspetti internazionali e rapporti con l’Italia
Introduzione alla Lettonia e al suo sistema fiscale
La Lettonia è entrata nell’Unione Europea nel 2004 e nell’area euro nel 2014. Recentemente, al fine di rilanciare l’economia e renderla sempre più attrattiva per gli investimenti esteri, il paese ha intrapreso una serie di riforme del sistema tributario. Queste riforme hanno semplificato il funzionamento del sistema e ridotto il carico fiscale.
Imposta sul reddito delle persone fisiche
Residenza fiscale e aliquote
L’imposta sul reddito delle persone fisiche colpisce i redditi ovunque prodotti per i residenti e solo quelli di fonte interna per i non residenti. Si considera residente chi risiede in Lettonia in maniera permanente o chi si trova nel paese per più di 183 giorni in un anno. I redditi interessati comprendono lavoro dipendente, autonomo, di impresa e da capitale.
Deduzioni e detrazioni
In particolare, i redditi da lavoro dipendente includono tutti i compensi percepiti dal lavoratore, come salari, stipendi, bonus e fringe benefit. Per i figli a carico fino a 18 anni (o 24 se studenti), è prevista una deduzione mensile di 175 euro. Inoltre, sono deducibili i contributi pensionistici e le spese mediche ed educative fino a 215 euro. L’aliquota dell’imposta varia a seconda della tipologia di reddito:
- Lavoratori dipendenti e autonomi: 23%
- Plusvalenze (immobili e partecipazioni): 15%
- Altri redditi da capitale: 10%
Inoltre, è prevista una detrazione mensile per i contribuenti residenti.
Tabella delle deduzioni mensili
Reddito mensile | Deduzione |
---|---|
Da 0 a 380 euro | 100 euro |
Da 381 a 999 | Decrescente tra 99 e 76 euro |
Sopra 1.000 | 75 euro |
Poiché i contributi previdenziali sono limitati ai primi 48.000 euro, per la quota di reddito eccedente è prevista un’imposta di solidarietà. Questa imposta segue le medesime modalità dei contributi, con un’aliquota del 23,59% per il lavoratore e del 10,5% per il datore di lavoro. I datori di lavoro fungono da sostituto di imposta, effettuando le detrazioni mensilmente. La dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro il 1° giugno dell’anno successivo.
Imposta sul reddito delle persone giuridiche
Base imponibile e aliquota
L’imposta sul reddito delle persone giuridiche si applica secondo il principio worldwide, tassando il reddito ovunque prodotto per i residenti e solo quello di fonte nazionale per i non residenti. Un soggetto è considerato residente se è costituito secondo le leggi lettoni.
Spese deducibili e non deducibili
Sono esenti dall’imposta:
- Fondi pensione
- Micro imprese che hanno optato per il regime speciale
- Istituzioni senza scopo di lucro
Il reddito imponibile si calcola partendo dal bilancio e apportando le modifiche previste dalla legge. Ad esempio, gli ammortamenti delle immobilizzazioni vanno effettuati secondo le percentuali previste da apposite tabelle. In particolare:
- Investimenti in nuove tecnologie: Ammortamento su un valore pari al 150% del costo
- Brevetti e licenze: Ammortamento di 5 anni
Inoltre, le spese di rappresentanza sono deducibili solo al 40%. Gli interessi provenienti da obbligazioni quotate sui mercati europei e i dividendi ovunque prodotti sono esenti, mentre le plusvalenze derivanti dalla cessione di quote di imprese sono anch’esse esenti.
Il reddito imponibile così ricavato è soggetto a un’aliquota del 15%. Non sono previste ritenute su interessi, dividendi o royalties, ad eccezione di quelle indirizzate a soggetti residenti in paradisi fiscali.
Per le piccole imprese è previsto un regime speciale, che prevede un’imposta sostitutiva sui redditi pari al 5% per i primi tre anni, e dell’8% per i ricavi oltre i 7.000 euro.
Imposta sulle proprietà
A livello locale, è prevista un’imposta sul valore catastale degli immobili e dei terreni, con aliquote variabili a seconda della tipologia di bene. Gli immobili residenziali scontano un’aliquota proporzionale, mentre per gli altri immobili l’aliquota è fissa.
Imposta sul valore aggiunto (IVA)
L’imposta sul valore aggiunto (IVA) segue lo schema adottato dagli Stati membri dell’Unione Europea e si applica a tutte le transazioni di beni e servizi interni. L’aliquota generale è del 21%, mentre è prevista un’aliquota ridotta del 12% per alcuni prodotti editoriali e medicinali.
Zone economiche speciali
In Lettonia, sono state create alcune zone economiche speciali per promuovere le attività imprenditoriali. I soggetti insediati hanno diritto a crediti d’imposta variabili, a seconda della zona, che possono raggiungere il 100% della tassa sulla proprietà e l’80% dell’imposta sui redditi delle persone giuridiche.
Aspetti internazionali e rapporti con l’Italia
In quanto paese dell’Unione Europea, la Lettonia ha adottato tutte le normative e gli accordi comuni. Sono state firmate oltre settanta convenzioni contro le doppie imposizioni, tra cui quella con l’Italia, firmata a Riga il 21 maggio 1997. La Lettonia è confermata nella white list degli Stati che consentono un adeguato scambio di informazioni fiscali.
Capitale: Riga
Lingua ufficiale: lettone
Moneta: euro EUR
Forma istituzionale: repubblica parlamentare
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