Appunti sul sistema fiscale Europeo; Croazia.Appunti sul sistema fiscale Europeo; Croazia.

Appunti sul sistema fiscale Europeo; Croazia.

Appunti sul sistema fiscale Europeo; Croazia.

Lo Stato è dotato di un moderno sistema tributario, con struttura simile a quella fiscale degli altri Stati europei

Indice

  1. Introduzione alla Croazia e alla sua adesione all’Unione Europea
  2. La Struttura del Sistema Tributario Croato
    1. Tassazione delle Persone Fisiche
    2. Tassazione delle Persone Giuridiche
    3. Imposta sul Valore Aggiunto
  3. Principali Trattati con l’Italia

Introduzione alla Croazia e alla sua adesione all’Unione Europea

La Croazia, ventottesimo Stato membro dell’Unione Europea, è il secondo Stato delle sei ex repubbliche della ex Jugoslavia a entrare ufficialmente nell’Unione. La risoluzione, votata nell’aprile 2013 dal Parlamento europeo, evidenzia diversi aspetti fondamentali. Innanzitutto, si sottolinea la stabilità della democrazia e la capacità della Croazia di adempiere agli obblighi di adesione. Il Parlamento europeo ha dato il proprio consenso all’adesione della Croazia meno di due anni prima, il primo dicembre 2011. È importante notare che tutti e 27 i Paesi dell’Unione europea hanno completato il processo di ratifica, inclusa la Germania, che ha comunicato il proprio assenso il 17 maggio 2013. La Croazia, quindi, non avrebbe potuto entrare a far parte dell’Unione europea fino a quando tutti gli Stati membri non avessero ratificato il trattato di adesione.

La Struttura del Sistema Tributario Croato

La Croazia possiede un moderno sistema tributario che presenta una struttura fiscale simile a quella di altri Stati membri dell’Unione Europea. Le persone fisiche sono assoggettate all’imposta statale sui redditi e a quelle locali, mentre le imprese sono soggette a quella sugli utili o sui redditi societari. Gli imprenditori individuali, inoltre, possono esercitare l’opzione tra l’imposta sugli utili o quella sul reddito.

Tassazione delle Persone Fisiche

In Croazia, le persone fisiche sono soggette all’imposta statale sui redditi (Income Tax), con aliquote fiscali che variano tra il 12%, 25% e 40%, oltre alle imposte locali. Infatti, i Comuni possono introdurre un’addizionale all’imposta sui redditi fino a un massimo del 18%, a seconda della popolazione residente. Il periodo fiscale corrisponde all’anno solare. I soggetti residenti sono tassati sui redditi prodotti ovunque, e l’imposta sul reddito comprende diverse tipologie, tra cui:

  • Reddito da lavoro dipendente: stipendi, salari e pensioni.
  • Reddito da lavoro autonomo: include reddito d’impresa e redditi professionali.
  • Reddito derivante dalla proprietà: la tassazione include interessi e royalties, tassati rispettivamente al 25% e 40%. È importante notare che i dividendi e gli interessi sui conti correnti o di risparmio sono esenti da tassazione.
  • Reddito da capitale: non si applica l’imposta sul patrimonio netto, ma gli immobili sono soggetti a tassazione locale secondo aliquote stabilite da ciascun Comune.
  • Redditi diversi: soggetti a ritenuta fiscale finale del 25%.

In risposta alla crisi economica internazionale che ha colpito la Croazia, nel periodo 2009-2010 sono state adottate misure straordinarie, come l’introduzione di una crisis tax sui redditi percepiti dalle persone fisiche, con aliquote che variavano dal 2% al 4%. Questa imposta escludeva il primo scaglione di reddito. I soggetti non residenti, invece, sono tassati solo sui redditi prodotti nel territorio e non sono soggetti alla crisis tax, beneficiando di aliquote ridotte per la maggior parte dei redditi.

Tassazione delle Persone Giuridiche

Le imprese in Croazia sono assoggettate all’imposta sugli utili o sui redditi societari. Gli imprenditori individuali possono scegliere di essere tassati sugli utili piuttosto che sul reddito. Questa opzione è disponibile se nell’anno fiscale di riferimento il fatturato supera 3 milioni di kune o se soddisfano almeno tre delle seguenti condizioni:

  1. Fatturato pari o superiore a 2 milioni di kune.
  2. Reddito netto di almeno 400.000 kune.
  3. Impiego di oltre 15 lavoratori in media.

Secondo il piano di riforma fiscale, la tassazione dovrebbe scendere, dal primo gennaio 2017, dal 20% al 18%. Sono inoltre previste misure specifiche per favorire lo sviluppo e l’occupazione in settori ritenuti strategici per l’economia del Paese.

Imposta sul Valore Aggiunto

L’imposta sul valore aggiunto, introdotta nel 1998, applica un’aliquota ordinaria del 25% per la maggior parte dei beni e servizi. Sono previste due aliquote agevolate: una del 5% per beni di prima necessità e una del 13% per alcuni servizi. In base alla riforma fiscale approvata dal Parlamento a fine novembre, le aliquote d’imposta saranno ridotte a due (25% e 13%), con riallocazione di alcuni beni e servizi. Sarà inoltre introdotta, a partire dall’1 gennaio 2019, l’imposta sui voucher, in conformità con la direttiva del Consiglio (UE) 2016/1065.

Principali Trattati con l’Italia

Infine, uno degli accordi più rilevanti tra Croazia e Italia è l’Accordo per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito, firmato a Roma il 29 ottobre 1999. Nella recente revisione della white list degli Stati, la Croazia è stata confermata tra gli Stati che garantiscono un adeguato scambio di informazioni in materia fiscale, secondo il decreto ministeriale del 23 marzo 2017.

Capitale: Zagabria
Lingua: croato
Moneta: l’unità monetaria è la Kuna (Hrk), suddivisa in 100 Lipa
Forma di governo: repubblica democratica

Fonti:

ministero delle Finanze
ministero dell’Economia, del Lavoro e dell’Imprenditoria
Economical and Fiscal Policy Guidelines for the period 2011- 2013, Ministry of Finance of the Republic of Croatia, October 2010
Il sistema fiscale croato (persone fisiche, giuridiche, Iva e altre imposte – sito web del Dipartimento Finanze)


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