Acquistare casa pagando rate d’affitto spunti sul regime fiscale da applicareAcquistare casa pagando rate d’affitto spunti sul regime fiscale da applicare

Acquistare casa pagando rate d’affitto spunti sul regime fiscale da applicare


Acquistare Casa Pagando Rate d’Affitto: Regime Fiscale da Applicare

In questo articolo, approfondiremo gli aspetti fiscali legati alla formula di acquisto di una casa pagando rate d’affitto, ovvero il rent to buy. Analizzeremo le imposte dirette, l’IVA, l’imposta di registro, e il trattamento fiscale per proprietari/concedenti che operano sia in regime d’impresa che come soggetti IRPEF.

Il notaio e la trascrizione del contratto Rent to Buy

Indice

    1. Il Regime Fiscale del Rent to Buy
    2. Aliquote IVA e Imposta di Registro per Proprietari in Regime di Impresa
    3. Proprietario/Concedente Non in Regime d’Impresa
    4. Imposte all’Atto del Trasferimento dell’Immobile
    5. Conclusioni

Il Regime Fiscale del Rent to Buy

La formula del rent to buy permette di acquistare una casa pagando rate d’affitto con la possibilità di riscattare l’immobile in un momento successivo. Dal punto di vista fiscale, i canoni di locazione versati per il godimento di un fabbricato abitativo rientrano tra le operazioni esenti da IVA, tranne nel caso in cui il concedente sia un’impresa di costruzione o ripristino e opti per il regime di imponibilità IVA.

Se il concedente è un’impresa, infatti, ha la possibilità di scegliere di applicare l’IVA, mentre lo stesso vale anche per i fabbricati strumentali, con la possibilità di optare per l’imponibilità IVA da parte di tutti i soggetti passivi, e non solo per le imprese di costruzione.

Inoltre, è importante ricordare che l’opzione per l’imponibilità IVA non è obbligatoria, e il regime di esenzione è ancora una scelta valida per molti contribuenti. Tuttavia, ogni decisione comporta conseguenze sul piano fiscale, e per questo è fondamentale capire le aliquote e le imposte applicabili.

Aliquote IVA e Imposta di Registro per Proprietari in Regime di Impresa

Se l’operazione è imponibile ai fini IVA, le aliquote IVA applicabili alle quote di canone versate come acconto per l’acquisto successivo dell’immobile variano in base alla tipologia di immobile:

      • Aliquota ridotta del 4%: se l’acquirente può beneficiare dei requisiti “prima casa” e l’immobile appartiene a categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9.
      • Aliquota ridotta del 10%: per abitazioni classificate come “prima casa” nelle categorie catastali sopra indicate.
      • Aliquota ordinaria del 22%: applicata agli immobili nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, oltre agli immobili strumentali.

Per quanto riguarda l’imposta di registro, essa è proporzionata al regime IVA applicabile. Se gli acconti prezzo sono soggetti a IVA, l’imposta di registro sarà fissa a 200 euro. Tuttavia, se l’immobile è esente IVA, si applica un’imposta di registro del 2% sugli acconti prezzo.

Proprietario/Concedente Non in Regime d’Impresa

Nel caso in cui il concedente non operi in regime d’impresa ma sia un soggetto IRPEF, i canoni percepiti per l’affitto saranno soggetti alla disciplina fiscale dei redditi fondiari. Questo comporta una tassazione sul reddito generato dalla proprietà immobiliare.

Inoltre, l’imposta di registro in questo caso sarà proporzionale, pari al 2%, sia per gli immobili abitativi che per quelli strumentali. Se si verificano le condizioni, il concedente può anche optare per il regime della cedolare secca, che permette una tassazione agevolata sulle locazioni.

Imposte all’Atto del Trasferimento dell’Immobile

Il momento del trasferimento dell’immobile comporta ulteriori implicazioni fiscali. Se il proprietario/concedente opera in regime d’impresa, l’operazione genera un reddito imponibile pari alla differenza tra il prezzo di cessione (al lordo degli acconti) e il costo fiscale dell’immobile. Ai fini IVA, invece, la base imponibile sarà calcolata sottraendo gli acconti già versati per la vendita, escludendo quelli pagati per il semplice godimento dell’immobile.

Inoltre, al trasferimento dell’immobile si applicano le seguenti imposte:

      • Imposta di registro: 200 euro per i fabbricati strumentali soggetti a IVA, mentre per i fabbricati abitativi in esenzione IVA si applica un’aliquota proporzionale del 9% o del 2%.
      • Imposte ipotecaria e catastale: pari all’1% e al 3% rispettivamente per i fabbricati strumentali, mentre per i fabbricati abitativi esenti IVA le imposte sono fisse a 50 euro ciascuna.

Conclusioni

Il regime fiscale applicabile al rent to buy dipende da molteplici fattori, tra cui la natura dell’immobile e la qualifica del proprietario/concedente. Le aliquote IVA, l’imposta di registro e le imposte ipotecarie e catastali variano in base alla tipologia di immobile e alla modalità di vendita.

È fondamentale, quindi, che i soggetti coinvolti valutino attentamente le implicazioni fiscali di ogni opzione, al fine di ottimizzare il carico fiscale e garantire la conformità alle normative vigenti.

Per ulteriori approfondimenti e per consultare l’intera normativa, visita il sito ufficiale dedicato al Rent to Buy.


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